L’amministratore delegato di Twitter, Dick Costolo, sta intraprendendo per la prima volta un viaggio in Cina per “conoscere meglio la cultura cinese e il fiorente settore tecnologico del Paese”. Ad annunciarlo è stata la piattaforma di microblogging, chiarendo che “non ci sono piani per cambiare nulla del servizio nell’ottica di entrare nel mercato cinese”.
Twitter è infatti bloccato dalla censura di Pechino dal 2009: stessa sorte è toccata ad altri colossi americani del web, come Google e Facebook. Tuttavia, lo scorso anno uno studio di GlobalWebIndex ha rivelato che 35 milioni di persone avrebbero trovato il modo di aggirare “la Grande Muraglia” e di utilizzarlo.
La decisione di Costolo, ricordano i media americani, arriva appena tre giorni dopo la richiesta da parte di Weibo, una sorta di Twitter cinese, di quotarsi a Wall Street con l’obiettivo di raccogliere 500 milioni di dollari con l’Ipo. Stando i documenti presentati alla Borsa newyorchese, a dicembre Weibo aveva 129 milioni di utenti attivi, e una media di 61,4 milioni ogni giorno.
Il debutto di Twitter in Borsa alla fine del 2013 ha portato l’attenzione sul crescente potere dei social media, ma ha anche sollevato preoccupazioni sul fatto che il settore si riveli una potenziale bolla. (fonte: TMNews)
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