“A un mese dall’inizio della vertenza, il Cdr dell’Ansa, pur restando aperto al confronto, ribadisce il proprio no al piano di interventi prospettato dall’azienda per far fronte a previsti mancati ricavi per alcuni milioni di euro”.
Per queste ragioni i giornalisti dell’Ansa sono entrati in sciopero ieri e ci rimarranno fino alla mattinata di domani. L’iniziativa dei cronisti dell’agenzia di stampa è strettamente legata al destino di posti di lavoro e di scelte da parte della direzione economica: “Nonostante la disponibilità dei vertici aziendali ad attenuarne l’impatto, le misure proposte minerebbero la capacità dell’agenzia di operare in una fase delicatissima nella quale il Paese è impegnato ad uscire dall’emergenza sanitaria e ad avviarsi sulla strada della ripresa economica”.
E ancora: “Il ricorso agli ammortizzatori sociali pregiudicherebbe la piena funzionalità non solo della sede centrale, ma anche delle sedi regionali ed estere, indispensabili per garantire una capillare copertura informativa del territorio”.
Quindi l’appello: “I giornalisti dell’Ansa rivolgono un appello ai soci della cooperativa, alle istituzioni, al governo e a tutte le forze politiche affinché si trovi una soluzione che consenta all’agenzia di svolgere adeguatamente, per il prossimo futuro, il suo ruolo di servizio pubblico essenziale e di argine alle fake news. Il Cdr proclama lo sciopero a partire dalle 22 di oggi fino alle 7 di mercoledì 17 giugno”.