A rivelarlo è il Senior Vice President del colosso californiano, David Drummond, nel corso di un meeting con il ministro dell’Industria francese. Big G punterebbe a cablare un Paese europeo, ipotesi che starebbe «considerando molto da vicino». Ancora ignote le specifiche sui tempi ed i luoghi per la realizzazione della rete in fibra, eppure l’interesse per il settore era stato dimostrato da Mountain View già a partire dall’anno scorso, quando venne annunciata dai vertici l’intenzione di realizzare una rete per il broadband ultraveloce a Kansas City.
L’interesse mostrato per le reti di nuova generazione da Google, stavolta proiettato nel Vecchio Continente, non è però casuale, capitando in un momento cruciale per l’Agenda Digitale Europea, visto l’impegno della Commissione nel garantire una connessione ad almeno 30 mb/sec per i 500 milioni di cittadini europei entro il 2020. Da poco sono stati infatti sbloccati 9,2 miliardi di euro dal fondo di 50 miliardi denominato “Connecting Europe”, per sostenere gli investimenti in reti a banda larga veloci e ultraveloci e in servizi digitali paneuropei. I gestori telefonici, però, potrebbero esitare ad esporsi con opere di larga scala senza prima la certezza sul ritorno degli investimenti. Di questo stallo potrebbe quindi approfittare proprio Mountain View, sfruttando magari l’assenza di un piano di investimenti mirato proprio nelle reti di nuova generazione come più volte ribadito con note di disappunto dal Commissario Ue, Neelie Kroes.
Intanto, il colosso di Mountain View è già al lavoro con lo sviluppo di una connessione velocissima (fino a 1 Gbps) negli Stati Uniti, dove oltre mille città si sono dette interessate a questo nuovo sviluppo.
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