Un tempo erano stati gli inglesi a colonizzare l’America, ora sono gli yankee a invadere la Gran Bretagna: Il New York Times piazza la bandiera a stelle e strisce nel cuore di Londra, a Bloomsbury, dove in un edificio su tra piani e con cortile interno sorgerà il nuovo quartier generale europeo. Si tratta di un’oasi di calma nella frenesia della capitale dove lavoreranno un centinaio di persone. L’idea è di spostare in Gran Bretagna l’avamposto europeo del quotidiano e il fulcro delle sue operazioni internazionali, almeno secondo il Guardian che parla di showdown, di confronto finale, tra due grandi testate liberal. La sfida, però non si vede protagoniste solo le due testate, ma riguarda le famiglie Sulzberger (proprietaria del Guardian) e Murdoch, che controlla a Londra Times e Sun oltre a stampare il Wall Street Journal Europe. Per il New York Times, parte dello staff della nuova sede londinese verrà da Parigi (dove ha sede da decenni l’iconico Herald Tribune ribattezzato un anno fa International New York Times), altri giornalisti saranno trasferiti dagli Stati Uniti.
Si chiude un anno tormentato
L’iniziativa, dopo il controverso cambio di nome dell’Herald Tribune, è la seconda all’estero dell’amministratore delegato Mark Thompson, un britannico arrivato a New York dopo essere stato direttore generale della Bbc. È anche l’ultima operazione editoriale in un anno tormentato per il quotidiano newyorchese che bruscamente ha cambiato direttore: licenziata in tronco la prima donna al timone, Jill Abramson, promosso ai vertici il primo nero, Dean Baquet. E poi, solo la scorsa settimana e alla vigilia di Natale, il Times ha mandato a casa un centinaio di persone tra esodi volontari e licenziamenti: un piano di ristrutturazione doloroso ma necessario, secondo Baquet, per contenere i costi di fronte alla ormai cronica crisi dell’editoria e al fiasco di alcune iniziative digitali lanciate per testare nuovo mercati.
John Elkann ha intenzione di vendere Repubblica. E con l’eventuale cessione del quotidiano, Gedi verrebbe…
I governi vanno ritenuti responsabili delle morti dei giornalisti: lo afferma l’Ifj, la Federazione internazionale…
Il Papa vuole che si cominci a fare la pace partendo dalla comunicazione, dall’informazione, dal…
Il comitato di redazione di Askanews “chiama” il sottosegretario Alberto Barachini. I giornalisti dell’agenzia di…
Anche i pubblicitari si oppongono alla web tax: Federpubblicità snocciola numeri, dati e cifre per…
La manovra non piace agli editori perché non c’è “niente per il libro”. E l’Aie…