Sono i primi effetti del decreto Tremonti del 25 giugno 2008, che con un considerevole taglio del contributo statale all’editoria minaccia l’esistenza stessa di realtà di questo genere.
I vertici della società sono corsi ai ripari avviando un piano di ristrutturazione che prevede l’accorpamento delle attuali 4 sedi nell’unica sede romana di via del Plebiscito con la conseguente ottimizzazione dei costi e della produttività, e dall’altro rilanciando sul terreno dei contenuti, attraverso un accordo di collaborazione con la Fondazione Italiani Europei, e con la scelta di una concessionaria pubblicitaria per poter sostituire gli eventuali tagli dei contributi con risorse reperite sul mercato.
Il sostegno fornito dalla Dalemiana Fondazione Italiani Europei è propriamente costato il nome a Nessuno TV. Infatti il presidente Luciano Consoli ha comunicato che dall’8 novembre prossimo l’emittente si chiamerà Red, dando alito a sospetti sempre più insistenti che il taglio della gloriosa Nessuno TV sia sempre meno indipendente, muovendo il proprio orientamento verso la sinistra riformista.
La giornalista italiana Cecilia Sala è stata arrestata in Iran e ora si trova in…
Un’agenzia governativa per l’intelligenza artificiale: la Spagna fa sul serio e, quantomeno, lancia un sasso…
Natale amarissimo in casa Metro: il free press chiude i battenti e i giornalisti sono…
Come ogni anno, ricordiamo che la lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto…
Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…
Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…