Recepita la raccomandazione, l’Autorità avrà un mese per decidere se modificare la propria delibera per adeguarsi ai dettami dell’Europa. Se questo non dovesse accadere, scatterebbe con ogni probabilità la tagliola della procedura per infrazione. Provvedimenti ben noti all’Italia, che secondo recenti classificazioni è il più “indisciplinato” tra gli Stati membri, con 99 procedure aperte a fine 2012. Nel caso in esame, la Commissione Europea sarebbe autorizzata a presentare un ricorso per inottemperanza di norme comunitarie alla Corte di Giustizia. All’organo giurisdizionale europeo, poi, spetterebbe la decisione definitiva sull’eventuale predisposizione dei rimedi per sanare l’inadempimento. Se l’Agcom, infine, si rifiutasse nuovamente di recepire le norme europee, sarebbe costretta al pagamento di un’ingente sanzione pecuniaria. Che potrebbe gravare sulla tasche dei contribuenti.
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