È stato un anno nero per il giornalismo: nel 2022 sono stati uccisi 86 reporter, per la media spaventosa di uno ogni quattro giorni. L’Unesco denuncia la recrudescenza di un fenomeno che su scala globale continua a mietere troppe vittime e che, rispetto agli anni scorsi, torna a esigere un tributo di sangue sempre più grande e sempre più terribile.
I dati sono stati presentati dall’agenzia dell’Onu che ha rilevato, inoltre, che l’inversione di tendenza che si era registrata prima e durante l’esplosione della pandemia Covid è, ormai, consegnato agli archivi. Se tra il 2019 e il 2021 la media di morti era scesa a 58 omicidi l’anno, adesso i numeri tornano ad assomigliare a quelli del 2018 quando si erano registrati ben 99 morti.
La direttrice generale Unesco Audrey Azoulay ha deplorato la situazione attuale: “Il forte aumento del numero di giornalisti uccisi nel 2022 è allarmante. Le autorità devono raddoppiare i loro sforzi per porre fine a questi crimini e garantire che i loro autori siano condannati”.
Degli 86 giornalisti morti lo scorso anno, rispetto ai 55 del 2021, 19 sono stati uccisi in Messico, 10 in Ucraina e 9 ad Haiti, i tre Paesi più sanguinari per la professione, sottolinea l’Unesco. Circa la metà di loro, secondo i rilievi Unesco, “non è stata uccisa mentre svolgeva le proprie mansioni: erano in viaggio, a casa, nei parcheggi o in altri luoghi pubblici quando sono stati presi di mira”.
Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…
Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…
La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…
Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…
Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…
La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…