Le fake news in ambito sanitarie proseguono a procurare danni. In Friuli l’ultimo, drammatico, esempio di quanti problemi possano creare. Si è diffusa la notizia (ovviamente fasulla) che si fosse completamente riempito il reparto di Neurologia dell’ospedale di Trieste. Il motivo? Facile da individuare, secondo i deliri complottisti sarebbe stato da ravvisare negli effetti collaterali della vaccinazione. Nulla di più falso. Che ha costretto la Regione a intervenire, duramente, per smentire la notizia.
La Regione Friuli Venezia Giulia ha annunciato di aver deciso di adire le vie legali. È stato segnalato il correre del post alle autorità competenti. E, contemporaneamente, è stato diffuso un bollettino in cui – oltre a smentire la saturazione del reparto dell’ospedale giuliano – sono stati specificati i numeri. Quelli relativi ai ricoverati (venti), le cause (malattie croniche e acute) e quelli ai posti liberi (ben nove). Un episodio, l’ennesimo, che dimostra quanto sia pericoloso (e quanto “corrano veloci” sul web) le bufale rispetto alle notizie vere. Non è un caso se qualche settimana fa s’è mossa direttamente l’Aifa che ha annunciato guerra dura di fronte al diffondersi inarrestabile dell’ennesima fake news sui vaccini.
Nel frattempo, pare che forse qualcosa inizi a muoversi anche in Parlamento. Il deputato di Forza Italia Roberto Novelli, ha rilanciato sulla necessità di giungere subito a una legge che contrasti la diffusione delle fake news in ambito sanitario. In una nota, il parlamentare azzurro ha dichiarato. “E’ arrivato il momento di approvare la proposta di legge contro la diffusione delle fake news sanitarie che ho depositato fin dallo scorso gennaio. Chiunque divulghi e diffonda notizie false e prive di fondamento in materia sanitaria deve essere adeguatamente punito”. Quindi, riferendosi al “caso” di Trieste, ha affermato. “Anche alla luce di quanto successo, con le autorità triestine costrette a smentire che il reparto di neurologia dell’ospedale cittadino sia pieno a di pazienti colpiti da effetti collaterali del vaccino, è necessario un rapido intervento legislativo”.
Novelli ha dunque concluso. “L’emergenza sanitaria ha avuto come corollario un incremento della diffusione di informazioni false, soprattutto sui social network. Questo fenomeno, già presente in passato, è ancora più grave, pericoloso e preoccupante in momenti di emergenza e deve essere prontamente contrastato”.
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