La crisi colpisce duramente la slitta di Babbo Natale, con la questione regali che crea più grattacapi che in passato agli italiani. Come fare a confezionare un bel regalo, magari anche personalizzato, e riuscire anche a contenere i costi? La risposta è semplice, basta regalare un libro. Almeno questa è la risposta di gran parte dei consumatori, come conferma Antonio Terzi, presidente del Sindacato italiano librai della provincia di Bergamo. “Proprio in tempi difficili – dichiara Terzi – il libro resta un “must” natalizio. Donare romanzi e saggi, infatti, permette di fare bella figura con una spesa contenuta. In giro c’è parecchia fame di cultura e un libro può contribuire a soddisfarla”.
Una buona notizia, soprattutto per le piccole case editrici e librerie, che sembrano essere maggiormente gradite a chi cerca un regalo dell’ultimo minuto rispetto alle grandi catene che pure offrono sconti e promozioni. La discriminante? Il rapporto con i clienti: “qui il cliente viene seguito da vicino e consigliato con competenza e passione. Il nostro tratto distintivo è questo. Segnaliamo non solo i grandi bestseller, ma anche e soprattutto opere di piccole case editrici, che spesso si rivelano di maggior qualità”, conclude Terzi.
Buon Natale per editori e librai
Natale riesce dunque a dare respiro alle casse di un settore che sta soffrendo la crisi forse più di altri, anche a causa della concorrenza con i grandi gruppi. Le vendite vanno bene, anche se i preferiti sono i libri in edizioni economiche: “con 15-20 euro si fa un regalo personalizzato e di valore: sono sempre soldi ben spesi – dichiara Valentina Porta della libreria Palomar di Bergamo –. Abbiamo clienti che ogni anno donano libri a tutti. Alcuni arrivano il giorno della vigilia con una lista, perché sanno che possono trovare un volume per ogni esigenza”.
I romanzi sono sempre i più venduti, molto bene le opere di Modiano ed i libri per bambini, ma c’è anche chi punta sui nuovi stili di vita, sui temi della sostenibilità, sul come risparmiare e ridurre gli sprechi.