“Nella sua relazione annuale il Presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, ha parlato della tv italiana come di una ‘finestra sul cortile’. E’ bene che questa critica ai contenuti dei nostri telegiornali, pubblici e privati, non finisca oscurata dalle analisi sui fatturati delle aziende e sulla diffusione delle tecnologie”.
Lo dichiara in una nota il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Roberto Natale.
“Dai monitoraggi – prosegue Natale – emerge incontrovertibile il predominio nei tg della cronaca, soprattutto nera, e della politica interna: un piccolo mondo nel quale l’attenzione ad un processo per un omicidio ‘privato’ guadagna dieci volte l’attenzione che si riserva ad un popolo che si batte e che muore per la democrazia (ieri la Birmania, oggi l’Iran). Non potranno essere le tecnologie a risolvere un problema che è di scelte giornalistiche, di priorità professionali. Sarà utile che questo tema assuma rilievo centrale nel prossimo contratto di servizio Stato-Rai, ma già nelle linee editoriali che verranno assegnate ai prossimi direttori delle testate del servizio pubblico: per affrettare l’arrivo del giorno in cui sui dati dei monitoraggi si polemizzerà non solo perché questo o quel partito lamenta di essere stato cancellato (come accade oggi), ma perché ad essere cancellati sono problemi, categorie sociali, interi continenti”, conclude il presidente della Fnsi.