La notizia era già nell’aria da qualche giorno e, puntuale, ne è arrivata la conferma: TiMedia e il Gruppo editoriale L’Espresso hanno sottoscritto una serie di accordi per il digitale terrestre.
La nuova infrastruttura, per ora unico esempio in Italia di questo tipo, prevede una copertura nazionale, grazie al supporto di tecnologie dedicate di ultima generazione, e si pone come “primo operatore di rete indipendente”.
Si stima che il nuovo operatore possa partire con un volume d’affari, pari a circa 100 milioni di euro.
Secondo i patti, a TiMedia spetterà la nomina della maggior parte dei consiglieri del cda, mentre al Gruppo L’Espresso quella del presidente.
L’accordo stabilisce, inoltre, che il 70% andrà a a TIMB, Telecom Italia Media Broadcasting, e il restante 30% al Gruppo romano.
Al momento, comunque, l’operazione è ancora aperta anche al finanziamento e alla presenza di eventuali investitori esterni che, non hanno partecipato alla sottoscrizione, ma che potrebbero subentrare in un secondo momento.
In attesa che la tanto discussa normativa sull’uso delle frequenze possa essere definita e trovare corretta applicazione, TiMedia si è riservata la possibilità di acquisizione del diritto d’uso di una delle 5 frequenze, confluite nel nuovo polo.
Infatti, 3 delle reti già facevano capo a TIMB, mentre il Gruppo L’Espresso deteneva il controllo degli altri 2 multiplex digitali, attraverso Rete A Spa.
Adesso si aspetta che, entro il prossimo mese di giugno, l’Agcom perfezioni l’accordo, dando la sua autorizzazione.
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