Nasce la Fondazione Antonio Megalizzi, la presentazione a Trento

0
1092
Rassegna stampa, Eco e Data stampa ricorrono in tribunale

Nasce una fondazione per ricordare Antonio Megalizzi, il giornalista italiano ucciso a Strasburgo in un infame attentato ai mercatini di Natale.

L’iniziatia è stata presentata nel palazzo della Provincia di Trento ed è stata voluta dai familiari e degli amici per ricordare la figura del giovane giornalista trentino rimasto ucciso durante l’attentato terroristico ai mercatini di Natale di Strasburgo. L’istituzione, come è stato spiegato durante la presentazione, si occuperà di favorire la formazione e l’informazione dei giovani sui temi dell’Europa e del giornalismo.

La fondazione è stata promossa con la collaborazione e il sostegno della Federazione nazionale della Stampa italiana, del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, di Usigrai, RadUni e Articolo21. Hanno aderito all’iniziativa anche Università, Comune e Provincia di Trento. La fondazione Megalizzi si occuperà, così come voluto dai familiari e dagli amici del cronista, di raccontare cosa fa l’Unione europea, discutere di attualità e tematiche di rilevanza sociale, fornire gli strumenti per riconoscere le fake news e aiutare i giovani come Antonio a realizzare il sogno di poter raccontare ai propri coetanei, e non solo, l’Europa.

«La fondazione non vuole commemorare, ma fare in modo che i valori di Antonio non si disperdano, facendo circolare le sue idee. Differenti persone e diversi enti scendono in campo assieme, come avrebbe voluto lui stesso, per far vivere il suo sogno, per dare speranza a tanti ragazzi che fanno giornalismo senza avere le condizioni materiali per farlo. Nessuno dovrà però impossessarsi per i propri scopi della fondazione e Federazione della Stampa e sindacato regionale dovranno rimanere sempre un passo indietro rispetto alla famiglia», ha spiegato il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti.

«Lanciamo un seme – ha aggiunto il segretario del sindacato regionale dei giornalisti, Rocco Cerone – che non può e non potrà lenire in nessun modo il dolore della famiglia, della fidanzata e degli amici, ma consentirà di far vivere le sue idee e i suoi valori, affinché nuove generazioni possano conoscere il suo impegno a favore della verità e per la crescita dell’Unione europea».

«La fondazione vuole portare nelle scuole, nelle università, nelle piazze di tutta Italia il confronto sui temi dell’informazione, del giornalismo e d’Europa, per stimolare il senso critico e la ricerca della verità. È un sogno ambizioso, ma Antonio era ambizioso, e in questo modo gli restituiamo ciò che non ha avuto modo di fare», ha detto la fidanzata Luana Moresco.

«La Rai – ha anticipato Lorenzo Ottolenghi, anche a nome dell’amministratore delegato Salini – studierà percorsi di formazione e di informazione insieme alla Fondazione Antonio Megalizzi e in collaborazione con la scuola di giornalismo di Perugia per trasmettere gli strumenti professionali necessari per seguire la passione di Antonio».

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome