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MYANMAR: GIORNALISTA AP INSIGNITA DEL PREMIO PER IL CORAGGIO DELL’INFORMA

Aye Aye Win, giornalista birmana, corrispondente della ‘Associated Press’ a Myanmar, è stata insignita del ‘Journalism and Courage Award 2008’, premio organizzato da Iwmf (International Women’s Media Foundation). «Aye Aye Win è una delle poche giornaliste donne nel proprio Paese», recita il comunicato stampa rilasciato da Iwmf che ne sottolinea il coraggio vista la pericolosità di «lavorare in un regime militare dove ogni suo movimento è estremamente controllato». Figlia di U Sein Win, noto giornalista birmano che ha pagato più volte con l’arresto l’esercizio della sua attività, Win, 54 anni, vive e lavora come giornalista nell’ex-Birmania da ormai vent’anni.
Definita dai media birmani filo-governativi come «un’ascia nelle mani della stampa estera», in molte occasioni Win «ha messo in pericolo la propria vita per garantire l’accesso in Myanmar ad altri giornalisti stranieri», sottolinea il comunicato di Iwmf. «La corrispondente di AP in Birmania, oggi denominato Myanmar, è una donna umile e una gran lavoratrice, un’eroina sconosciuta che per quasi vent’anni ha raccontato la verità sul proprio Paese nonostante intimidazioni e vessazioni», ha dichiarato il managing editor di AP, John Daniszewski, ritirando il premio in assenza della vincitrice.
Insieme alla giornalista birmana sono state premiate la collega afghana Farida Nekzad, vice direttrice di ‘Pajhwok Afghan News’, nonché vice presidente dell’Asia Media Commission e la cipriota, Sevgul Uludag, reporter del quotidiano nazionale ‘Yeniduzen’. A essere insignito di un premio per il proprio coraggio e l’attività di assistenza offerta alle vittime causate dal ciclone Nargis, pagata con l’arresto e il carcere, è il noto attore birmano Zarganar. PEN Canada, ala nazionale dell’organizzazione internazionale ‘International PEN’, associazione di scrittori fondata a Londra nel 1921, ha insignito Zarganar del ‘2008 One Humanity Award’. La madre del noto attore, Daw Kyi Oo, cui saranno destinati i cinquemila dollari del premio, si è detta «orgogliosa e onorata» che il figlio sia stato premiato per la sue attività «svolte per il Paese». Zaraganar, attualmente detenuto nella tristemente nota prigione di Insein, ha già pagato il suo attivismo in passato quando venne arrestato nel 1990 per quattro anni e nel 1998 per altri sei mesi.
Federica Liucci

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