Con le dimissioni dai consigli di amministrazione dei quotidiani inglesi di sua proprietà, Rupert Murdoch ha dato una spinta alla separazione in due divisioni di News Corp. Si tratta di due società distinte e quotate, ovvero quella dove confluiranno le attività di intrattenimento e quella editoriale.
In una email inviata allo staff di The Times, The Sunday Times e The Sun, Murdoch ha affermato che resterà comunque «interamente impegnato» nelle società nonostante la rinuncia alla posizione occupata nei vari consigli di amministrazione.
La mossa del magnate dei media è dovuta allo scandalo delle intercettazioni del 2011, ma la scissione in due società è stata decisa anche per calmare gli azionisti.
La decisione è stata presa all’unanimità dal consiglio di amministrazione di News Corp. La divisione intrattenimento includerà gli studio 20th Century Fox, la rete televisiva Fox e il canale Fox News. La divisione editoriale includerà il Times di Londra, il Wall Street Journal, la casa editrice HarperCollins e le attività di istruzione di News Corp.
Murdoch, nella nuova struttura societaria, manterrebbe la presidenza di ambedue le società e sarebbe amministratore delegato di quella più grande, l’intrattenimento.
L’addio a Fleet Street dopo un anno di scandali non prelude necessariamente alla vendita di testate come il Sun, Times e Sunday Times. L’abdicazione dai board da parte del magnate è piuttosto una risposta al fermento che cova tra gli azionisti, il cui malumore crescente potrebbe sfociare all’assemblea di ottobre in aperta ribellione contro la sua famiglia.
Tutto ciò farebbe anche parte di un lento sganciamento di Rupert e di suo figlio James dalla Gran Bretagna dopo anni di cause legali delle vittime delle intercettazioni, più 70 arresti e dimissioni eccellenti tra cui quelle del capo di Scotland Yard, Sir Paul Stephenson.
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