Categories: Giurisprudenza

MSE-COM. GLI ISPETTORATI TERRITORIALI HANNO FINITO I SOLDI. LO FANNO SAPERE ATTRAVERSO UN BLOG

Tira una bruttissima aria presso gli organi periferici dell’ex Ministero delle comunicazioni. A quanto pare sono finiti i soldi che lo Stato assegna ad ogni unità locale per l’attività di competenza. Gli interventi in conto terzi siano anticipati dagli operatori con sostanziosi versamenti ma questi soldi non confluiscono sul conto corrente dell’ente territoriale, bensì in quelli della Tesoreria dello Stato. Così anche quegli Ispettorati attivi ed organizzati si trovano non solo nell’impossibilità di erogare i propri servizi, ma anche solo di esperire misure sul territorio per le impellenti necessità (impianti abusivi, interferenze a servizi essenziali, ecc.).
“Ormai – riferiscono alcuni funzionari – si vive alla giornata cercando almeno di sopperire, fin dove possibile, alle attività esterne con un’incentivazione di quelle interne” (magari favorendo i controlli amministrativi, che comunque sono un buon deterrente verso gli illeciti). Il malumore dei dipendenti degli I.T. (così come quello degli operatori) sale e lo si può facilmente riscontrare in un blog all’uopo aperto ed accessibile all’indirizzo http://comliguria.wordpress.com/. La motivazione che ha dato impulso all’iniziativa è stata così spiegata dai promotori: “Il sito è nato dall’iniziativa personale di alcuni lavoratori dell’Ispettorato Territoriale Liguria dell'(ex) Ministero delle Comunicazioni. Lo scopo è quello di raccogliere e diffondere informazioni e idee sui processi di trasformazione in atto nel Ministero e nella Pubblica Amministrazione in generale. Il progetto non è legato all’attività istituzionale dell’Ispettorato, nè a nessuna organizzazione sindacale o di altro genere, ed è aperto alla collaborazione e al contributo di tutti gli interessati, nello spirito del web collaborativo e nel rispetto di alcune elementari regole di convivenza. Siamo convinti che chi lavora in questo Ministero, e in generale tutti i dipendenti pubblici, abbia bisogno di comunicare e condividere informazioni ed esperienze”.
Vincenza Petta

editoriatv

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