E’ morto all’età di 87 anni Petronio Petrone, uno dei personaggi che hanno animato la scena professionale e culturale di Napoli dagli anni Cinquanta a oggi come giornalista, pubblicitario e scrittore. Dotato di grande dinamismo, brillante creatività e cultura dell’innovazione, con la sua agenzia di marketing e comunicazione Octa, fondata ancora minorenne nel 1944 e per decenni la principale al Sud, ha collaborato alla promozione di alcune delle maggiori realtà imprenditoriali del Mezzogiorno.
Tra le oltre 500 campagne pubblicitarie in 60 anni, memorabile quella triennale che all’inizio degli anni Settanta diffuse rapidamente il volo in Italia, creata per l’Ati, la compagnia per le linee aeree interne con sede a Napoli, e per l’Alitalia. La ‘Carta dei vini’, realizzata per l’Ice, rappresenta ancora l’enologia italiana all’estero.
Redattore e inviato del ‘Corriere di Napoli’, aveva lavorato anche al ‘Roma’ e, fino a tempi recentissimi, per il ‘Den’. Con il ‘Rapporto su Napoli’, indagine socio-economica sulla realtà partenopea in decadenza, nel 1965 vinse il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Convinto sostenitore della necessità di lavorare a Napoli per lo sviluppo del Mezzogiorno, aveva perciò più volte declinato incarichi e attività a Milano, sia nel giornalismo, sia nella pubblicità. Negli ultimi dieci anni aveva intensificato l’attività di scrittore pubblicando libri spesso dedicati alla cultura della tavola, come attivo protagonista dell’Accademia Italiana della Cucina. Per l’editore Guida aveva creato la collana ‘Lapilli – gocce di cultura con un sorriso’, con cui è stato finalista al ‘Premio Bancarella 2008′. L’ultima passione erano stati i Carmina Burana, tradotti per la prima volta dal latino in versi italiani, finiti in questi giorni e che saranno pubblicati postumi. I funerali si celebrano domani nella chiesa di Santa Maria della Consolazione in via Villanova 13 a Napoli. (ANSA)