I rumors che da settimane rimbombano a viale Mazzini finiscono per rinfocolare il dibattito politico. Le voci di ridimensionamento e, soprattutto, quelle relative alla possibilità di nuovi licenziamenti corrono ormai da tempo. In più alcune dinamiche che vedono la Rai perdere quota e appeal sul mercato televisivo, E così la Lega ha deciso di volerci veder chiaro e presentare una interrogazione e chiedere la convocazione dell’amministratore delegato dell’azienda per fare chiarezza.
In una nota, il deputato leghista Alessandro Morelli ha tuonato: “Da settimane si parla di scivoli, licenziamenti e contrazioni del mercato del lavoro in Rai. Prima di parlare di licenziamenti è necessario che l’azienda faccia i compiti a casa, focalizzando l’attenzione sulle risorse interne sotto utilizzate, prima tra tutte il grande valore di sedi che spesso sono un costo più che un beneficio”.
Dunque ha spiegato: “La Lega chiederà la convocazione dell’Ad Fabrizio Salini in Commissione Vigilanza Rai per chiedere chiarimenti in merito. Parlare di politiche protezionistiche senza riconoscere il grande lavoro che si può fare per valorizzare le risorse interne e metterle a mercato allontana l’azienda dalla realtà ed espone i dipendenti ad apparire come dei privilegiati in un momento in cui la gente non può alzare la serranda del proprio negozio, imprenditori non hanno avuto ristori adeguati e famiglie sono in attesa di cassaintegrazione da mesi”.
Un passaggio, poi, è stato dedicato al discorso relativo al canone: “Inoltre pensare di destinare l’intero canone al Servizio Pubblico, significa uccidere le Tv locali che hanno un ruolo importantissimo sui territori e che verrebbero falcidiate dalle proposte sul tavolo. Bisogna assolutamente evitare che alla Rai venga applicata la cura Alitalia nella quale una crisi aziendale è stata pagata da Pantalone senza alcun reale rilancio perché nell’immaginario collettivo farebbe perdere ogni credibilità del Servizio Pubblico”.