Subito un nuovo cda. Pd e Pdl ancora in contrasto. Intanto Zavoli rende noti i curricula dei candidati ai parlamentari. Bisogna affrettarsi. Bersani deve “scendere dall’Aventino”. La strategia del «non ci sto la considero orami incomprensibile in una situazione così delicata». Lo ha dichiarato ieri Monti a Bersani nel vertice a Palazzo Chigi.
Bisogna affrettarsi perché urgono tagli per altri 50 milioni di euro. Sarebbe questa la motivazione principale del governo. Non tanto la ristrutturazione del servizio pubblico, ma un nuovo piano industriale, apparentemente finalizzato ad impoverire ulteriormente le risorse dell’azienda. Bisogna ricordare che il piano salva Rai della Lei , dell’anno scorso, ha già tagliato circa 100 milioni euro. Poi si è aggiunta la più recente “manovra bis” di 50 milioni. Quest’ultima resa necessaria dal crollo della pubblicità nel primo trimestre del 2012. La Sipra, concessionaria per gli spot, ha raccolto molto meno del previsto e a breve i suoi dirigenti illustreranno la difficile situazione.
Dunque i 50 milioni di tagli comprendono quelli annunciati dalla Lei qualche settimana fa o sono una “mazzata” ex novo? Vedremo.
Riguardo al nuovo cda il Pd e soprattutto Bersani non vuole eleggere i nuovo dirigenti sulla falsariga della Gasparri. Che Monti completi il commissariamento e nomini pure tutto il Consiglio. È questa la posizione dei democratici. L’idea piace anche all’Udc, ma non al Pdl. Il partito di via dell’Umiltà ha già gridato allo scandalo per le nomine già fatte dal governo: presidente e dg.
I democratici non mollano e continuano il braccio di ferro. «Non vogliamo violare le regole, né paralizzare l’azienda, vogliamo solo non partecipare alla lottizzazione», ha affermato Matteo Orfini, il responsabile Cultura del Pd.
Tuttavia al governo sarebbe imposta una condizione: la trasparenza e la pubblicazione dei curricula prima della scelta.
Un piccolo passo in tal senso è già avvenuto. Zavoli ha offerto i curricula di svariati candidati ai parlamentari. Si dice che fossero 13, ma nelle ultime ore sembrano arrivati a 30. Non c’è chiarezza in tal senso. In ogni caso sono spuntati dei nomi, molti di questi già noti perché in corsa per le cariche, già assegnate, di presidente e dg. Citiamone qualcuno: Michele Santoro, Carlo Freccero, Marco Marsili, Sabino Acquaviva, Carlo Rienzi, Giovanni Sabatucci, Luciano Canfora.
Piaceranno ai partiti? Piaceranno al governo nel caso in cui dovesse essere Monti a scegliere? Non si sa. In ogni caso il 21 giugno sarà il primo giorno utile per le votazioni in Commissione Vigilanza. Mancano 8 giorni!