Una macchina alta quasi due metri e pesante mezza tonnellata: è il primo bancomat Bitcoin italiano che dal 26 giugno arriva alla Stazione Termini di Roma. Gli utenti potranno usarla sia per comprare sia per vendere la moneta virtuale. L’inaugurazione della macchina, a quanto può anticipare Repubblica.it, avverrà in occasione della quarta edizione del No Cash Day, evento organizzato dall’associazione Cashless alla Camera dei Deputati, durante la quale istituzioni e aziende avvieranno il dibattito per ipotizzare una prima proposta di legge italiana di regolamentazione del Bitcoin. Gli organizzatori lo definiscono “il primo public hearing sul Bitcoin in Italia“. Il fenomeno si stia scaldando, tanto che anche oggi è previsto un evento alla Camera dei Deputati, dal titolo “Bitcoin in Italia: quali opportunità per le monete matematiche nel nostro Paese“. Lo scopo di esperti e pionieri del tema è convincere le istituzioni che ora è il momento di prendere sul serio questa moneta, anche perché è accettata da un numero sempre crescente di esercenti nel nostro Paese (circa 200, secondo Coinmap). L’Italia è il solo, tra i grandi Paesi europei, a non avere un bancomat e quello di Roma (esattamente negli spazi di Luiss Enlabs, incubatore di LVenture Group e luogo aperto al pubblico) è il ventesimo in Europa. A installarlo sarà Robocoin Italia, fondata a febbraio dall’imprenditore trentenne Federico Pecoraro e pioniere dei Bitcoin. Funzionerà come gli altri Robocoin Kiosk prodotti dall’omonima azienda americana: per prima cosa dovremo ci si dovrà registrare al servizio, inserendo un numero di cellulare e poi inserendo anche il codice che verrà inviato via sms dal sistema. È richiesta anche una scansione palmare, la scansione del codice fiscale e della patente, e una foto. Dopo cinque minuti si può già operare. Scegliamo di comprare Bitcoin? Ci “autentichiamo” sulla macchina che genera un portafoglio virtuale fornito di Qrcode. Inseriamo il contante e prendiamo una ricevuta, cioè uno scontrino e un messaggio di conferma sul cellulare.
Per vendere Bitcoin, dopo l’autenticazione, dobbiamo inserire l’importo desiderato e prendere una ricevuta con due codici Qr. Dovremo scansionarne uno con una app sul cellulare (come quelle usate per spendere Bitcoin nei negozi). La scansione del secondo codice ci permette di ritirare il contante dal bancomat. Dietro le quinte, il bancomat è collegato via internet a Bitstamp, un exchange Bitcoin, ossia una piattaforma che fa compravendita della moneta digitale.
Con l’arrivo dei bancomat e dei negozi che accettano Bitcoin, ora manca solo un po’ di regolamentazione. All’incontro di oggi parteciperanno politici ed esperti (Stefano Quintarelli, Paolo Coppola, Deborah Bergamini, Francesco Sacco, Antonio Palmieri, Francesco Vatalaro, Francesco Molinari tra gli altri). Il 26 ci saranno, oltre ai politici, rappresentanti delle banche e della community internazionale Bitcoin.
fonte: www.repubblica.it
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