Mollicone (FdI): “Riconoscere subito direttiva copyright per sostenere editoria”

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“Di tutte le nuove sfide che il legislatore deve affrontare al giorno d’oggi, comprendere e definire la nuova rivoluzione tecnologica è sicuramente la più complessa, poiché comporta una vera e propria trasformazione per l’umanità”. Lo ha detto in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone che ha spiegato: “L’impatto della tecnologia digitale ha ridefinito i rapporti di forza tra i poteri globali, nati da internet e dalle tecnologie. Fratelli d’Italia promuove da sempre il concetto di “sovranità digitale”, e lo farà anche, con Giorgia Meloni, promuovendo un manifesto e una specifica proposta di legge”.

Mollicone ha aggiunto: “L’articolo 3 del disegno di legge prevede che. nell’esercizio della delega, il governo dovrà riordinare le disposizioni del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, il Tusmar, adeguando le disposizioni e definizioni, comprese quelle relative ai servizi di media audiovisivi e ai servizi di piattaforma per la condivisione di video. Chiediamo che il Governo, nella redazione dei decreti delegati, dedichi particolare attenzione alle piattaforme web oggi meno regolamentate, e quindi agli OTT, rendendo omogeneo il trattamento legislativo e regolatorio della fornitura di contenuti a prescindere dalla piattaforma impiegata per la diffusione”. Ma non è tutto: “In particolare, va segnalata la ridefinizione del cosiddetto “level playing field”, di cui alla lettera e), che uniforma editori radiotelevisivi e OTT sul mercato della pubblicità. L’articolo 8 reca i principi e criteri direttivi per l’attuazione della cosiddetta “direttiva SAT-CAB” che stabilisce norme sull’esercizio del diritto d’autore e diritti connessi, mentre l’articolo 9 contiene i principi e criteri direttivi per il recepimento della “direttiva Copyright” sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale, in cui si introduce anche un profilo di responsabilità in capo ai prestatori di servizi di condivisione online di contenuti, in poche parole le piattaforme digitali”.

Per l’esponente dell’opposizione: “La diffusione sistematica e non remunerata di opere protette dal diritto d’autore è un fenomeno che desta grave allarme, in quanto pregiudica la sostenibilità dell’industria editoriale, svaluta l’apporto di competenze e professionalità qualificate e, non da ultimo, influisce sulla libertà e il pluralismo dell’informazione, incidendo sulla quantità e la qualità dell’offerta editoriale. Al di là degli evidenti problemi di sicurezza cibernetica delle reti e il ruolo che hanno operatori con connessioni con Stati extraeuropei come la Cina, in vista soprattutto della costituzione della rete unica, è necessario garantire un regime autorizzativo per scavi e permessi che possa superare l’attuale burocrazia. Su questo si collega l’articolo 18, sulla cybersicurezza, che stabilisce il Ministero dello sviluppo economico come autorità competente”.

Quindi Mollicone ha concluso: “Durante l’emergenza sanitaria, la minaccia cibernetica è aumentata in quantità e in qualità. È essenziale per i legislatori cambiare passo, adattarsi alla strategia mutevole e adattiva dei soggetti da regolare. Ne va della nostra sovranità digitale”.

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