“Il Partito comunista cinese sta usando la sterilizzazione forzata l’aborto forzato contro gli Uiguri e altre minoranze nello Xinjiang, come parte di una campagna di repressione continua. Le rivelazioni scioccanti del ricercatore tedesco Adrian Zenz sono tristemente coerenti con decenni di pratiche dei comunisti cinesi che dimostrano un totale disprezzo per la vita umana”. Lo ha affermato in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone che ha spiegato: “Da sempre, infatti, denunciamo la politica cinese verso lo Xinjiang e verso l’Occidente, che ha assunto una visione predatoria, in particolare sulle reti e sulle nuove tecnologie”.
Mollicone ha continuato: “Già gli Xinjiang papers, una serie di documenti rivelati dal New York Times, svelarono dettagli sull’utilizzo da parte della dittatura comunista della Cina nella regione di meccanismi detentivi e di polizia legati ad algoritmi e all’intelligenza artificiale”. Quindi ha proseguito: “Un “panopticon” – una prigione multidimensionale – di controllo sociale: i cinesi hanno perfino adottato un sistema di “credito sociale”, per regolamentare la vita dei cittadini; ci sono droni a forma di corvo; telecamere con riconoscimento facciale. La Cina ha creato in Xinjiang un nuovo mondo orwelliano. La Cina utilizza l’innovazione per il controllo sociale”.
Dunque l’esponente della destra meloniana ha affermato: “I diritti digitali e i nuovi diritti vanno salvaguardati: la sovranità digitale italiana ed occidentale è sotto attacco. Le leggi cinesi sulla sicurezza nazionale impongono, in via generale, la condivisione di informazioni tra aziende e vertici militari e d’intelligence. E’ quindi necessario adottare un approccio nuovo su questi temi, per tutelare la nostra sovranità digitale. Presenteremo, su questo, una specifica proposta di legge”. Infine la vicinanza ai manifestanti: “Siamo, infine, vicini ai manifestanti di Hong Kong che, in queste ore, stanno protestando contro la legge cinese per la sicurezza nazionale, ennesimo atto liberticida della Repubblica popolare. Con l’occasione della conferenza stampa indetta in Senato, ho aderito all’Alleanza Inter-parlamentare sulla Cina.”
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