Il sottosegretario Giuseppe Moles “premia” le edicole. E lo ha fatto, come ha annunciato, portando a mille euro il bonus previsto per le attività sul territorio. Dal palco del convegno Uspi “Editoria 4.0” a Palazzo Giustiniani a Roma, Moles ha ringraziato le edicole “presidio di legalità oltre che punto di aggregazione”. E ha promesso l’impegno del governo. L’obiettivo sarà quello di risolverne i problemi, connessi alla crisi ormai strutturale dell’editoria, e immaginare una vita di sviluppo che faccia delle edicole degli hub digitali con l’ausilio del Pnrr.
Moles ha voluto ringraziare le edicole per il ruolo che hanno tenuto durante il lockdown. Hanno garantito il diritto all’informazione per i cittadini. Una cosa non da poco, considerando i rischi di quel periodo e la funzione decisiva, di valenza costituzionale e strategica, a cui hanno assolto. Il sottosegretario ha detto. “Abbiamo voluto portare il bonus edicole fino a mille euro. E’ una forma di ringraziamento per la funzione che hanno svolto soprattutto durante il primo lockdown rimanendo aperte insieme a pochissime attività. Io le considero presidio di legalità oltre che punto di aggregazione”.
Per Moles “le edicole hanno assicurato la distribuzione democratica dell’informazione, su una base tendenzialmente universale”. E dunque. “Svolgono una funzione di interesse pubblico che merita di essere riconosciuta anche se ci troviamo in un contesto completamente mutato. Ritengo che debbano ricevere non solo il giusto sostegno simbolico, ma debbano essere in grado di continuare a svolgere il loro presidio”. E perciò ha dichiarato. “Ritengo sia giunto il momento per favorire l’informatizzazione, per forme nuove di commercializzazione editoriale, per riavvicinare i cittadini alle edicole con un’offerta nuova e diversificata. In questo ci può aiutare anche il Pnrr. Attraverso la digitalizzazione io penso alle edicole come a strutture che possono offrire servizi ai cittadini”.
È da lungo tempo che le edicole attendono indicazioni dal legislatore. La crisi dell’editoria, negli anni scorsi, ha morso la carne viva di questa importante e strategica categoria economica. Le proposte che nel corso del tempo si sono accavallate per garantire futuro e dignità alle edicole sono state tante. Dagli hub digitali alle funzioni di presidio istituzionale di prossimità. Tentativi “rivoluzionari” sono stati studiati e attuati in alcune aree del Paese, come a Milano. Ma adesso il tempo è davvero agli sgoccioli. Bisogna fare bene e farlo presto. Altrimenti la rete delle edicole, che si è già assottigliata in maniera pericolosissima, rischia di scomparire.
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