Moles ha ribadito che il governo italiano ha fatto tutto il possibile per scongiurare la diffusione di fake news sulla pandemia da Covid. Il sottosegretario all’editoria ha confermato l’impegno anche attraverso la realizzazione di campagne di informazione istituzionale. Quel periodo, due anni fa, è stato letteralmente infestato da notizie fasulle che correvano ovunque, in rete. Senza controllo, almeno all’inizio. Autentiche follie, come il consiglio di fare sciacqui con la candeggina per prevenire il contagio. Che pure hanno causato (non pochi) danni. Gettando benzina sul fuoco della paura.
Moles ha risposto, diffusamente, sul tema delle fake news in pandemia rispondendo a un’interpellanza presentata alla Camera dei Deputati. Ha ripercorso, soprattutto, i temi inerenti le campagne istituzionali. Come sono nate e quali risultati ha portato. “Il governo italiano si è attivato per il potenziamento dell’attività di comunicazione istituzionale. Con l’obiettivo di assicurare la diffusione di informazioni verificate e fondate. Dall’inizio della pandemia da Covid 19, su impulso del governo, il Die è impegnato nella ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione istituzionale e di sensibilizzazione, che sono state diffuse tramite diversi canali, tv, radio, web social. Complessivamente, fino ad oggi, sono stati realizzati e diffusi 37 spot prodotti sia dalla Presidenza del Consiglio che da altre amministrazioni”.
Ma non è tutto. Perché Moles ha aggiunto. “Nel corso del 2021, nella consapevolezza che sul tema della vaccinazione sono emerse opinioni contrastanti e preso atto della preoccupante diffusione delle fake news, è stata avviata un’azione di sensibilizzazione sul tema vaccini. La campagna, ideata e realizzata dal Dipartimento, è stata lanciata nel momento in cui le dosi sono state rese disponibili per tutti e sta tuttora accompagnando la campagna vaccinale. La strategia di sensibilizzazione è stata incentrata su un gesto simbolico rappresentato da una “V” di Vaccino e di Vittoria”.
Moles ha spiegato. “La diffusione del messaggio è stata affidata a testimonial appartenenti a diversi ambiti (conduttori tv e radio, attori, sportivi, cantanti, chef ma anche membri della comunita’ scientifica) che hanno contribuito gratuitamente. Dall’avvio di questa campagna, dal giugno 2021 ad oggi sono stati realizzati 8 diversi spot tv e 18 radiofonici. La presenza di testimonial della comunità scientifica ha permesso di veicolare messaggi sulla sicurezza dei vaccini, sull’importanza del richiamo, sulla possibilità di vaccinare i minori, sull’importanza di informarsi correttamente e di affidarsi alla scienza”.
Dunque i risultati della campagna. “I passaggi sulle reti Rai hanno totalizzato decine di milioni di contatti e, inoltre, una componente strategica della campagna di sensibilizzazione è stata specificatamente progettata per essere veicolata nell’ambiente digitale e tramite i social in quanto è emerso che anche nell’ecosistema digitale le persone interagiscono cercando e ricevendo una quota consistente di informazioni sui vaccini. Da tutto ciò emerge che parte del governo è stata messa in atto ogni possibile azione di contrasto alla disinformazione”.
Già nei giorni scorsi, Moles aveva insistito sulla necessità di combattere specialmente al tempo del Covid contro le fake news che rappresentano il dramma contemporaneo della disinformazione. Il sottosegretario ha definito le fake come il nemico da abbattere, sottolineando la necessità di avere informazione di qualità e, dunque, di sostenere il comparto editoriale. Procedendo, contestualmente, a una limitazione di certi eccessi digitali che si sono registrati, fin troppo spesso, sul web. E su cui, troppo spesso, si è registrata l’inerzia di chi avrebbe dovuto vigilare.