Il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, è stato rinviato a giudizio dal gup del tribunale di Roma per il reato di peculato, in relazione all’uso della carta di credito aziendale. Il processo a carico del giornalista comincerà l’8 marzo prossimo, davanti ai giudici della VI sezione collegiale. Secondo quanto contestato dal procuratore aggiunto Alberto Caperna Minzolini avrebbe speso con la carta di credito aziendale 68 mila euro in 14 mesi. E anche se le somme di denaro oggetto delle accuse sono state restituite, il reato – secondo l’impostazione degli inquirenti – è avvenuto. Nel luglio scorso il direttore del Tg1 era stato interrogato dai magistrati. In udienza il difensore di Minzolini, l’avvocato Franco Coppi ha spiegato stamane che il suo assistito ha agito in buona fede e ritenendo che le spese fossero state autorizzate. Il penalista ha poi informato che la Corte dei conti ha archiviato il procedimento che era stato aperto. L’azienda Rai oggi non si è costituita parte civile, pur essendo stata riconosciuta come parte lesa dai pubblici ministeri. Gli accertamenti sono stati avviati sulla base di un esposto presentato da un’associazione di consumatori e dall’Idv. Al termine dell’udienza Coppi ha spiegato: «Sono convinto che il reato di peculato non fosse configurabile ma il giudice è stato di parere opposto».
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