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MINORI; ROMANI, VA COMPLETATA NORMATIVA PER INTERNET

Sul fronte della tutela dei minori nei mezzi di comunicazione, “che è una priorità per il governo”, non è necessario tanto “fare nuove leggi” quanto “completare la normativa relativa a Internet”: è l’impegno del sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani, ascoltato oggi dalla commissione parlamentare per l’Infanzia, presieduta dall’on. Alessandra Mussolini, che ha avviato un’indagine conoscitiva. “A giorni – ha annunciato Romani – sarà ricostituito nella sua integrità il Comitato per l’applicazione del Codice media e minori (già Tv e minori, ndr) e si valuterà se attribuirgli anche le competenze relative al web o se affidarle a un apposito comitato di garanzia, che oggi risulta soppresso. Personalmente ritengo che affollare il Comitato media e minori di troppe materie può rischiare di renderlo inefficace: probabilmente è preferibile tenere distinti Internet e la tv, approfondendo le problematiche relative al web in un organismo ad hoc”.
Tra le prime iniziative del ministero, ha spiegato Romani, ci sarà il “recepimento nel nostro ordinamento della direttiva Ue Servizi di media audiovisivi, che ha esteso le regole minime di tutela dei minori anche ai servizi non lineari, cioè forniti su richiesta dell’utente”. Si sta inoltre valutando, su indicazione della Commissione europea, “di integrare nel nostro ordinamento per via legislativa il sistema di classificazione dei videogiochi Pegi (Pan-European Game Information) e Pegi on line, coinvolgendo i produttori e i venditori al dettaglio”. Più in generale, “il ministero – ha detto Romani – avvierà nei prossimi mesi una razionalizzazione legislativa e della disciplina autoregolamentare in materia, in sintonia con il Parlamento e con la massima disponibilità nei confronti della commissione Infanzia. Su questa materia c’é stato sempre dialogo tra governo e Camere: si può continuare su questa strada”.
Infine, in risposta alle osservazioni della senatrice Laura Allegrini (Pdl) che ha puntato il dito contro la violenza nei tg, “non si può dire ai telegiornali – ha sottolineato Romani – di non far vedere i fatti di cronaca, anche violenti. I cartoni animati giapponesi, con il loro contenuto subdolamente violento, possono essere più pericolosi di un servizio sui una strage al mercato di Baghdad, che ha un valore talmente negativo che tale rimane per i nostri ragazzi”.

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