Novità in vista per la Rai. Con un emendamento al decreto milleproroghe, presentato dal relatore Lucio Malan, si fornisce ”l’interpretazione autentica” di quanto previsto nel testo unico della Radiotelevisione del 2005 (esattamente all’articolo 49 comma 2). L’emendamento proposte dice che ”resta confermato che la concessionaria del servizio pubblico generale radiotelevisivo per quanto riguarda l’organizzazione, l’amministrazione, la gestione, l’attività e la responsabilità propria e degli propri amministratori, sindaci e dipendenti, è assoggettata esclusivamente alla disciplina generale delle società di capitali ed alla giurisdizione ordinaria”. Per il relatore l’interpretazione autentica si sarebbe resa necessaria perché una sentenza aveva fatto rientrare la Rai nella sfera delle regole della Pubblica Amministrazione.
Secondo il senatore del Pd Giovanni Legnini, invece, l’emendamento servirebbe a creare “uno scudo di irresponsabilità contabile per gli amministratori della Rai”. “E’ un atto gravissimo – spiega Legnini – perché si vuole così eliminare la possibilità di controllo della Corte dei Conti sull’operato dei vertici Rai e dei suoi dirigenti. Perché? Chi si vuole coprire? Cosa sta avvenendo o è già successo nell’azienda pubblica per cui è necessario sollevare i responsabili dalla conseguenza delle loro decisioni?”.
Giuseppe Liucci