Parte domani l’esame congiunto nelle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato del decreto ‘milleproroghe’ (DL 29 dicembre 2010, n. 225) che riduce di 50 milioni di euro la spesa autorizzata dalla finanziaria 2011 (art. 1, com. 58, legge 13 dicembre 2010, n. 220) per interventi a sostegno dell’editoria. Dopo le dichiarazioni del sottosegretario all’editoria, on. Paolo Bonaiuti, che ieri si è impegnato a fare il possibile per il “recupero dei fondi” si rinnovano le speranze che il provvedimento venga modificato. Sono già stati annunciati emendamenti in tal senso mentre, nella composizione della Commissione Affari Costituzionali, su 27 componenti 11 sono del Pdl, 2 della Lega, 9 del Pd, Maurizio Saia di Fli, Giovanni Pistorio di Mpa, Gianpiero D’Alia dell’Udc, Pancho Pardi dell’Idv e Oskar Peterlini del Südtiroler Volkspartei. Fondamentale, quindi, l’atteggiamento di quest’ultimo grazie al quale la maggioranza di Pdl e Lega sarebbe sopra di un voto. Ma se pure il governo dovesse passare indenne la prova del Senato, a Montecitorio gliene aspetta una ancora più ardua perché nella Commissione competente, dopo l’uscita di Fli dalla maggioranza, l’opposizione è in vantaggio di due voti, cioè 25 (15 del Pd, 3 dell’Udc, 3 di Fli, 2 dell’Idv, 2 di Api) a 23 (17 del Pdl, 5 della Lega e Karl Zeller delle minoranze linguistiche). L’arrivo alla Camera è previsto per il mese di febbraio.
Antonietta Gallo
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