Il milleproroghe ha ottenuto, ieri sera, il via libera della Commissione Affari Costituzionali del Senato. Tra gli emendamenti approvati, però, non sono rientrati il 2.0.8 (testo 2) e 2.0.7 – che pure erano stati ritenuti ammissibili – sul ripristino del diritto soggettivo. Quello dei contributi all’editoria resta, dunque, un ‘nodo’ non risolto, dopo che la Commissione Bilancio aveva chiesto di modificare gli emendamenti in modo da ripristinare il diritto ai contributi solo per il 2010 e non anche per il 2011.
Tuttavia è stato approvato l’orine del giorno n. G/1955/2/1 che impegna il governo a “prorogare, almeno fino al gennaio 2012, l’entrata in vigore delle disposizioni di cui alla legge finanziaria 2010 e a presentare, entro il 30 giugno 2010, un disegno di legge di riforma dei contributi all’editoria”.
Il milleproroghe dovrebbe approdare domani nell’Aula del Senato.
L’Usigrai torna a tuonare contro la governance di viale Mazzini e denuncia: “Rai bloccata dai…
Dopo aver ingaggiato la battaglia dei copyright con Google, l’Australia è pronta a fare sul…
Solo gli iscritti all’albo professionale, cioè i giornalisti, possono firmare i comunicati stampa. Ciò che…
Padre Benanti e l’intelligenza artificiale. Secondo il presidente del comitato per l’intelligenza artificiale presso il…
Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi teme che l’intelligenza artificiale possa trasformarsi in un “pericoloso…
Oggi alle 18 in piazza Venezia a Roma Il Tirreno sarà premiato con il Digital…