”Il tempo stringe e per diversi giornali la possibilità di continuare a esistere sta diventando di pochi giorni se non di poche ore. Il taglio ingiustificabile e ingiusto dei finanziamenti per l’editoria in cooperativa e giornali di idee, deciso con il provvedimento milleproroghe di fine anno del Governo, sta già provocando danni incalcolabili: banche che bloccano le anticipazioni, giornali che stanno consumando le ultime riserve di carta per la stampa e non possono comprarne altra, stipendi drasticamente tagliati in attesa di novità se non addirittura congelati”. E’ quanto si legge in una nota della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
”L’istanza per correggere l’ingiustizia ha trovato sensibilità bipartisan in Senato attende in queste ore segnali concreti – continua la Fnsi -. Sono in gioco decine di testate e oltre tremila posti di lavoro complessivi (giornalisti, poligrafici, stampatori, amministrativi, ecc).
La Fnsi richiama le responsabilità pubbliche perché sia garantito il pluralismo dell’informazione e il corretto esercizio del lavoro giornalistico nelle realtà che animano un circuito dell’informazione vitale ancorché non strettamente collegato ai circuiti economici e del business industriale tradizionale. Questo è un bene pubblico da tutelare, che vale molto più di qualsiasi interesse politico di parte. Per questa ragione la Fnsi, in vista dell’imminente voto sull’emendamento al milleproroghe, per il ripristino dei fondi, ha chiesto un incontro urgente al Presidente del Senato, Renato Schifani, che più volte ha manifestato sensibile attenzione istituzionale al problema”. (ASCA)
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