Mentre si attende il passaggio del decreto milleproroghe (S 2518) in Aula al Senato (previsto per domani mattina), l’esame del testo continua presso le Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali. Queste ultime si sono espresse sull’ammissibilità degli emendamenti. Circa un terzo degli emendamenti sono stati giudicati improponibili, compresi alcuni emendamenti in tema di editoria ed emittenti radiotelevisive. Resta in gioco l’emendamento a firma del Pd che chiede la proroga, anche per l’anno 2012, dell’autorizzazione di spesa di 100 milioni di euro per interventi di sostegno all’editoria di cui all’articolo l, comma 58, della legge di stabilità del 2011.
I lavori del Senato dovrebbero continuare per tutta la settimana e concludersi, al massimo, entro venerdì. Secondo indiscrezioni il prolungamento dei lavori farebbe parte del disegno del governo di portarsi il più possibile a ridosso della scadenza per la conversione del provvedimento (fissata per il prossimo 27 febbraio) in modo da evitare ulteriori modifiche e portare il testo blindato alla Camera. Intanto, sembra che il governo stia preparando un maxiemendamento, su cui chiedere la fiducia. “E’ ormai chiaro che il governo userà il milleproroghe come ennesimo strumento per espropriare il Parlamento e sottrarre ad ogni controllo le sue decisioni”. Lo ha affermato il capogruppo del PD in commissione Lavori Pubblici del Senato, Marco Filippi.
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