“Sono a rischio oltre cento testate, tra giornali cooperativi no-profit e di partito, e quasi quattromila lavoratori tra giornalisti e poligrafici. E’ sufficiente un atto di volontà politica del governo per sventare una situazione che rischi non solo di creare nuova e pesante disoccupazione ma anche di ridurre il pluralismo culturale ed editoriale. Se il governo, in particolare il ministro Tremonti e il sottosegretario Bonaiuti, si ostina a non risolvere questo problema nel decreto milleproroghe come si era impegnato a fare, sapremo di chi è la responsabilità politica di questo disastro”. Lo ha detto Giorgio Merlo, deputato Pd e vicepresidente commissione Vigilanza Rai.