“Io credo che non ci sia niente di meglio che interrompere i rapporti (con gli editori) senza fare scene madri, senza fare i martiri o far credere che con te o senza te la democrazia sia in pericolo”. Parole e musica di Enrico Mentana che, in una lunga chiacchierata con Aldo Cazzullo al festival della Tv di Dogliana ha fatto il pelo e il contropelo alla pattuglia di sedicenti “epurati” dalla Rai. Fabio Fazio e Luciana Littizzetto in testa, diverso invece sarebbe stato il caso di Lucia Annunziata che, comunque, non è da ascrivere al novero dei martiri della democrazia.
Per il direttore del Tg di La7: “Nessuno di noi è insostituibile. Fazio va sul Nove. Il suo contratto si fa almeno in tre mesi. È vero, siamo governati dalla destra, ma ha vinto le elezioni: o crediamo alla democrazia o no. Il punto, se mai, è perché non sono state fatte leggi per togliere la Rai ai partiti”. Quindi ha aggiunto: “Nessuno vuole rinunciare. Per questo non esistono martiri: se accetti di lavorare in Rai sai che l’editore sono i partiti”.
Secondo Enrico Mentana, dunque: “Non c’è una lesione della democrazia, c’è un gioco che si chiama spoils system che fa schifo sempre oppure mai. Non esiste Maradona: nessuno ha il diritto inalienabile di andare in onda”. E sulla scelta di Annunziata, il direttore del Tg di La7 dice: “A differenza di Fazio non ha un’altra tv, è andata via dignitosamente ma perché non è d’accordo con il governo. Chi fa informazione dovrebbero invece fare le pulci a tutti”.
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