Metamorfosi Mediaset. Continua il valzer delle nomine nell’emittente di Cologno Monzese. Secondo quanto riportato da “Italia Oggi”, il direttore di Italia 1, Luca Tiraboschi, vista la sua capacità di creare buoni ascolti con poche risorse, potrebbe assumere ben presto l’incarico di direttore dei format a basso costo. Si tratterebbe di una professionalità creata ex novo per il colosso dell’informazione privata.
Alla guida di Italia 1 dovrebbe andare a Marco Leonardi, attualmente direttore dei contenuti per Mediaset Premium (ricordiamo che la “costola pay” del Biscione sta reggendo bene il mercato).
Inoltre, come riportato ieri su questo stesso portale (sempre avendo come fonte “Italia Oggi”), potrebbe cambiare anche la direzione di Canale 5. Massimo Donelli, giornalista esperto e direttore della rete ammiraglia del Biscione da sei anni, dovrebbe passare alla direzione News per aiutare Mauro Crippa nel rilancio editoriale della testata. Al posto di Donelli dovrebbe arrivare Giancarlo Scheri, attualmente direttore dell’area Fiction.
Antonio Antoniucci andrebbe a completare il cerchio, sostituendo Scheri (di cui è attualmente vice) alla direzione Intrattenimento.
Alla guida di Rete 4 dovrebbe rimanere Giuseppe Feyles. La sua poltrone, in questa fase, sembra una delle più solide.
Mediaset pare intenzionata a voler accentrare buona parte dei poteri al duo Alessandro Salem – Mauro Crippa, rispettivamente dg dell’area Contenuti e dg dell’area Informazione. Se così fosse, i due dirigenti non dovranno dare conto ai direttori di rete. L’unico loro interlocutore diretto dovrebbe rimanere il vicepresidente di Mediaset, Piersilvio Berlusconi. L’obiettivo è quello di ridisegnare l’offerta editoriale del gruppo, magari migliorandola.
Tuttavia c’è il problema dei costi. L’emittente di Cologno Monzese sta affrontando un momento di crisi, come la maggior parte delle società radiotelevisive. La pubblicità, linfa vitale della tv, scarseggia. E ammontano a 88 milioni di euro le somme perse negli ultimi tre mesi. Dal primo gennaio del 2013 entrerà in scena un nuovo ad commerciale nella concessionaria del Biscione. Si tratta di Stefano Sala. La speranza è che il nuovo manager sistemi le cose. Non sarà un lavoro facile. La pubblicità, nel mese di settembre, è calata del 24,2%. I ricavi netti, relativi ai primi nove mesi dell’anno in corso sono scesi del 12,6%: da 3,05 miliardi del 2011 ai 2,6 del 2012. Sono a rischio anche i dividendi dei soci. Ma questo sembra il problema “minore”. Infatti è possibile che la nuova dirigenza si appresti a tagliare drasticamente le spese. E il prossimo traguardo è arrivare a risparmiare 450 milioni nel bilancio dei prossimi anni.
Dunque i direttori delle reti dovranno avere, oltre alle competenze specifiche del settore televisivo, anche le “stimmate” del produttore attento al portafogli. In altre parole non saranno più consentiti “slanci creativi” troppo esosi.
Ritornando all’organigramma dirigenziale, sembra che il reparto più “bollente” resti quello dell’Informazione. Ricordiamo che il dg dell’area è Crippa, il suo più immediato “sottoposto” è Donelli. I due dovranno gestire un ingombrante “traffico” di direttori. E in casa Mediaset non scarseggiano. C’è Mario Giordano, direttore dell’agenzia interna News Mediaset e di TgCom24; c’è Claudio Brachino, direttore di Videonews; Paolo Liguori, direttore editoriale di new media; Ettore Rognoni, a capo di SportMediaset, un settore che la società sembra voler svecchiare e rifondare. E poi ci sono i direttori dei tg. Sembra al sicuro Clemente Mimun, alla guida del Tg5. Meno certa la “doppia poltrona” di Giovanni Toti che dirige sia Studio Aperto che il Tg4.
Inoltre la dirigenza starebbe pensando a un vero e proprio spazio di approfondimento giornalistico in seconda serata. Un prodotto, ovviamente, che costi poco. Per questo è possibile una collaborazione con le strutture interne di News Mediaset e TgCom24.
Un progetto a dir poco ambizioso. Ma andrà a buon fine? Staremo a vedere.
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