Continua la discussione in Commissione Cultura della Camera del disegno di legge delega al governo in materia di editoria. Intanto è prossima la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto legge n. 63 del 2012 sul riordino dei contributi all’editoria. «Un decreto certamente positivo per le finalità che si proponeva di raggiungere, ovvero una migliore finalizzazione delle risorse e una selezione dei destinatari sulla base di elementi qualitativi, come, ad esempio, il numero di giornalisti regolarmente assunti». È questo il parere del Presidente di Mediacoop, Mario Primo Salani. Altra cosa davvero «interessante» del decreto – continua Salani – è la possibilità di recuperare le testate che entrano in crisi evitando così di far morire giornali storici.
Per il Presidente di Mediacoop, tuttavia, permane un problema fondamentale che rischia di vanificare le buone intenzioni. La cronica mancanza di fondi rischia che per l’anno prossimo le testate in grado di richiedere i contributi siano davvero poche. Le altre avranno già chiuso. Il problema è che – spiega Salani – «i tagli che sono stati fatti negli anni precedenti si sono trasformati in sopravvenienze passive e, in mancanza di certezze dei fondi futuri, le imprese saranno costrette a portate i bilanci in Tribunale».
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