Mediacoop, nel corso della seconda giornata del Congresso che si è aperto ieri a Roma, ha sollecitato il governo e le forze politiche a riaprire il confronto, ribadendo l’esigenza di “un provvedimento di riforma generale del sistema della comunicazione che parta dalla ridefinizione del prodotto editoriale, garantisca la pluralità degli attori nei diversi canali e riapra il mercato della pubblicità”.
“Nell’ambito di questo disegno – si legge in una nota – occorre che sia salvaguardata e valorizzata la forma cooperativa, assicurandole il sostegno necessario”. Mediacoop giudica essenziale la ricostituzione del Fondo che “non deve essere negoziato anno per anno: occorre che la sua consistenza sia almeno triennale in modo da consentire alle cooperative disegni programmati di produzione e investimenti”.
Per la ricostruzione del Fondo, Mediacoop suggerisce che “lo stanziamento pubblico che assicura la sopravvivenza del modello di editore puro, sia integrato da una sorta di ‘tassa di scopo’ che abbia la funzione di riequilibrare il mercato”. “Il sostegno – prosegue Mediacoop – dovrà essere esteso alle testate on line che siano costituite in cooperativa ed abbiano i requisiti organizzativi professionalizzati previsti dalla 416, anche se con percentuali di contribuzioni diverse per la natura dei mezzi impiegati”.
Mediacoop chiede poi che “sia favorita la nascita di nuove cooperative tra giornalisti e poligrafici esclusi dal processo produttivo prevedendo l’esenzione dal vincolo di cinque anni ai fini dell’accesso al Fondo con modalità simili a quanto già realizzato nel passato”. (ANSA).
“No all’oligarchia dell’informazione degli Over the top digitali”. La svolta del sottosegretario Alberto Barachini: l’editoria…
La Fnsi scende in campo e solidarizza con Cgil e Uil che hanno indetto, per…
L’Agcom tira le orecchie a Report: arriva un richiamo per violazione del silenzio elettorale a…
L’Usigrai torna a tuonare contro la governance di viale Mazzini e denuncia: “Rai bloccata dai…
Dopo aver ingaggiato la battaglia dei copyright con Google, l’Australia è pronta a fare sul…
Solo gli iscritti all’albo professionale, cioè i giornalisti, possono firmare i comunicati stampa. Ciò che…