Il Foglio è un unicum del panorama giornalistico italiano. Volutamente démodé nella grafica, estremamente contemporaneo. Autorevole e pop allo stesso tempo: arbiter elegantiarum del dibattito pubblico, in un Paese troppo spesso alle prese con le eterne tentazioni vittimistiche e piccolistiche di sempre. Da destra a sinistra, l’esperimento corsaro di Giuliano Ferrara – oggi diventato grande e diretto da Claudio Cerasa – è sempre stato letto e rispettato.
Nei giorni scorsi, Il Foglio ha compiuto 25 anni. E ha ricevuto un “biglietto d’auguri” d’eccezione: quello del Capo dello Stato.
Così Sergio Mattarella ha rivolto i suoi auguri al quotidiano: “Il compleanno del Foglio è una notizia di grande significato per l’informazione e l’editoria italiane. Venticinque anni rappresentano una soglia di maturità che, certo, non rimuovono la carica giovanile, e tuttavia danno consapevolezza di aver accumulato esperienze importanti, di aver contribuito a conoscenze e riflessioni, fornendo pensiero critico e analisi utili alla pubblica opinione. Sono stati venticinque anni molto intensi per la società, per le sue istituzioni, per le forme e i contenuti del confronto politico, economico, culturale. Anni segnati, potremmo anche dire trainati, da straordinarie accelerazioni nei cambiamenti che hanno riguardato ogni ambito di vita delle persone e delle comunità. In questo quarto di secolo il panorama dell’editoria e del giornalismo si è trasformato, e quella della comunicazione costituisce indubbiamente una delle frontiere più avanzate e mobili dell’innovazione”.
Quindi il Presidente ha aggiunto: “Opportunità e rischi si rincorrono, la necessità di mutamenti sollecita nuovi progetti, e questi non di rado divengono sfide in condizioni più complesse. La professione giornalistica è interrogata in profondità sulle modalità del suo esercizio, e sui principi irrinunciabili atti a garantire libertà, diritti dei cittadini, autonomia, pluralismo. Soltanto una stampa libera e plurale può presidiare efficacemente i limiti dei poteri pubblici senza travalicare essa stessa i limiti del proprio ruolo nei confronti dei cittadini. Anche per questo sottolineare un compleanno così importante è un’occasione preziosa. Consente di riflettere, insieme, sui tempi nuovi e sui valori a cui non si intende derogare, sulla storia che ci sta alle spalle e su quella che si vuole costruire”.
Infine Mattarella ha concluso: “Il Foglio tiene giustamente alla propria originale identità e ogni giorno si confronta con una realtà che presenta molteplici sfaccettature e diverse chiavi interpretative. Tentare di andare oltre la notizia richiede qualità, ma al tempo stesso onestà intellettuale, visione, apertura al libero confronto. Uscire dalla pandemia, ricostruire le reti che fanno vivere la nostra società, avviare una fase di sviluppo più sostenibile insieme all’Europa, che sta cambiando marcia e di cui siamo parte essenziale, è un’impresa di portata storica. Un’impresa che richiede l’impegno e lo sforzo creativo di tutti. Formulo i migliori auguri al direttore, al fondatore del Foglio, all’editore e a tutta la redazione, che quotidianamente si misura sull’attualità con passione, sollecitando spirito critico con l’intento di contribuire a quel dibattito, a quella crescita culturale, che nella pluralità può arricchire il nostro patrimonio comune”.
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