Il Tempo compie ottanta anni. Il quotidiano romano celebra il suo compleanno in cifra tonda. Da un lato, accogliendo messaggi di auguri e congratulazioni come quello inviato alla redazione del giornale diretto da Tommaso Cerno, che alla Gnam ha intervistato Giorgia Meloni nell’ambito delle celebrazioni per la ricorrenza e, dall’altro, scatena le polemiche grazie allo scoop della mail dei magistrati che ha indotto la sinistra di Avs a chiedere, in maniera irrituale (a dir poco) le “fonti” ai giornalisti e i sindacati dei cronisti a difendere i colleghi.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato i suoi auguri in una nota arrivata, dal Quirinale, direttamente a Piazza Colonna: “’Il Tempo celebra i suoi ottanta anni. Un giornale storico, che nacque con la liberazione della Capitale, per la felice intuizione di Renato Angiolillo, che ne fece un quotidiano aperto al dialogo e al confronto. Da quel giorno, sotto la guida dello stesso Angiolillo e, poi, di Gianni Letta – per citare i due direttori più longevi- ha rappresentato una voce ascoltata e prestigiosa nel panorama della stampa romana e nazionale, ospitando firme di grande autorevolezza: Vitaliano Brancati, Emilio Cecchi, Guido Piovene, Alberto Moravia, Mario Praz, Ettore Paratore, Giovanni Mosca, Igor Man, Gianluigi Rondi, Silvio D’Amico e tantissimi altri”. Il Capo dello Stato ha aggiunto: “Rispetto a quelle stagioni, la stampa quotidiana sembra oggi soffrire di difficoltà di sistema, legate ai costi di produzione e alla concorrenza con altri media, apparsi in tempi recenti. Vanno perciò incoraggiate le iniziative editoriali che consentono di mantenere vivo il patrimonio di una testata, contribuendo al pluralismo e al confronto tra opinioni, che rappresentano il sale della democrazia”. Il pluralismo, appunto. La stella polare della democrazia che trova in Mattarella uno dei suoi più leali paladini: “La ricchezza e la varietà delle idee, la professionalità e la correttezza dei giornalisti sono i necessari corollari per una libertà di stampa che non sia solo formale, ma che venga sostanziata dalla presenza di voci autonome e autorevoli. È attraverso la libera informazione, infatti, che i cittadini -ribadisce Mattarella- acquisiscono elementi di conoscenza per elaborare opinioni e giudizi liberi e consapevoli. Al direttore, all’editore, ai giornalisti, a tutti coloro che vi lavorano, rivolgo le felicitazioni per questa importante ricorrenza e gli auguri di un proficuo lavoro”. Parole che per altro sembrano replicare all’esposto di Avs contro il quotidiano edito dagli Angelucci. Esposto contro cui s’è schierata l’associazione stampa romana: “Rivolgersi alla magistratura per sapere quali siano le fonti di un documento pubblicato dai media: non è purtroppo una novità. Questa volta l’iniziativa viene dall’opposizione, da una parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, che chiede come i giornalisti del Tempo siano entrati in possesso della email del sostituto procuratore della Cassazione Patarnello, indirizzata a diversi magistrati, contenente valutazioni sulle nuove norme sulla giustizia sostenute dal governo e l’allarme per la ricaduta sugli equilibri tra i poteri dello Stato”. E ancora: “Ai colleghi va la solidarietà di Stampa Romana. Sono le norme deontologiche, oltre alle leggi, a regolare la professione dei giornalisti, che hanno il dovere di raccontare i fatti e divulgare gli atti rilevanti nella loro completezza, senza distorsioni, e senza dover temere l’intervento di alcuna forza politica”.
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