Il nuovo direttore responsabile del Quotidiano del Sud sarà Massimo Razzi. Al suo fianco ci sarà Giuseppe Smorto in veste di consulente editoriale per le edizioni locali. Entrambi vengono da Repubblica. Rocco Valenti, direttore responsabile uscente, sarà invece condirettore dell’edizione calabrese del giornale mentre quella lucana continuerà a essere diretta, sempre in veste di condirettore, da Roberto Marino. L’editore, in una nota, ha presentato così i nuovi arrivi e i nuovi incarichi: “Abbiamo amorevolmente, ma con decisione, “braccato” per un po’ di tempo due straordinari giornalisti come Massimo Razzi e Giuseppe Smorto. Il primo, giornalista e scrittore è un genovese trapiantato nella capitale, è stato direttore di Kataweb e vicedirettore di Repubblica.it, dopo aver lavorato con l’Unità, il Lavoro ed il Corriere Mercantile. Sarà il nuovo Direttore Responsabile de il Quotidiano del Sud. Giuseppe Smorto, reggino, innamorato della Calabria ha avuto una importante carriera in Repubblica dove, tranne una parentesi di tre anni da condirettore di Tuttosport, è sempre rimasto ricoprendo anche il ruolo di caporedattore dello sport e del Venerdì. Dal 2003 al 2016 ha diretto Repubblica.it che ha portato ad essere il primo sito d’informazione in Italia. In seguito, è stato vicedirettore del quotidiano sotto la guida di Mario Calabresi. Pluripremiato giornalista e scrittore, sarà nostro preziosissimo consulente editoriale”.
Razzi si è presentato ai lettori con un lungo e interessante editoriale apparso (anche) sulla versione online del Quotidiano del Sud. Ha promesso che il suo “sarà un giornale libero e aperto”. E “con la stessa logica affronteremo i temi del lavoro e dell’economia (Stellantis o porto di Gioia Tauro), racconteremo le storie degli imprenditori che fanno salti tripli nel futuro (come Entopan e Ntt Data), dei giovani che se ne vanno per studiare e, magari, tornano per fare; della “restanza” che non vuol dire andarsi a chiudere in un paesino senza luce e acqua su un monte brullo, ma vedere se quel paesino può essere reso di nuovo abitabile e vivibile secondo standard moderni”. Si è detto fiducioso e convinto che i giornali abbiano, nonostante tante e interessante Cassandre, ancora un ruolo, decisivo: “Credo che uno spazio per crescere ci sia e provo a immaginare un percorso per il Qds nelle sue versioni cartacea, digitale e digitale del cartaceo. Lo riassumo in tre parole: “Parleremo di voi”. Perché oggi un giornale non è più solo uno strumento d’informazione che dà le notizie scritte e impaginate meglio che si può e spera in un popolo di lettori abituato all’acquisto quotidiano di una testata”.
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