La polemica sulla pubblicità istituzionale che premierebbe le reti Mediaset e penalizzerebbe la carta stampata non ha fondamento perché fondata su “dati zoppi”. Lo ha spiegato il direttore generale della Rai, Mauro Masi in audizione in commissione di Vigilanza. Rispondendo a una domanda sui dati pubblicati dalla Nielsen circa la riduzione del 98% degli investimenti pubblicitari del governo nella carta stampata e la contemporanea impennata a favore delle reti Mediaset, Masi ha detto che “c’è sempre uno squilibrio tra le reti private e la Rai. La comunicazione istituzionale su quest’ultima infatti è gratuita per legge, ma in realtà è pagata dal canone, di cui è una controfaccia. E Nielsen questa spesa Rai non la calcola”. E’ chiaro quindi che i dati sono falsati. Perché – ha spiegato Masi – “bisognerebbe fare una valutazione nel complesso, considerando il costo medio e incrociando il dato quantitativo con quello della spesa presuntiva che, sul dato istituzionale, è zoppo”.