Martella visita La Voce di Rovigo: “Giornali locali presidio da salvare”

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Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri in visita alla Voce di Rovigo. Oggi pomeriggio Andrea Martella è stato alla redazione della Voce, in piazza Garibaldi, per fare conoscenza con dirigenti e giornalisti della cooperativa che edita il quotidiano, ribadendo l’attività che sta portando avanti sul tema dell’editoria.

Accompagnato dall’esponente dem Diego Crivellari, e dal consigliere regionale Graziano Azzalin, si è intrattenuto qualche minuto all’interno della redazione: “Fra i primi punti della mia attività relativa alla delega all’editoria, ho fermato la norma che prevedeva tagli sensibili al fondo per il pluralismo dell’informazione. Si poteva fare di più, certo, ma è stato importante mettere in atto la moratoria per dare anche un segnale di grande attenzione nei confronti del settore dell’informazione e della stampa”. Martella ha riconosciuto “l’importanza dei quotidiani locali, sempre a contatto col territorio, oltre che insostituibile voce delle comunità e per le comunità. La stampa di prossimità deve essere sostenuta perché è vitale. Per questo continueremo a puntare sull’innovazione, sul supporto all’editoria 5.0, sulla normativa per l’equo compenso e la tutela del copyright”.

E infatti Martella ha firmato il provvedimento per la ricostituzione della Commissione per l’equo compenso nel settore giornalistico, convocando la prima riunione di insediamento per il prossimo 4 dicembre.  “Personalmente – ha affermato Martella – sono convinto che per assicurare i necessari standard di qualità all’informazione professionale e per combattere la precarizzazione nelle redazioni occorra riconoscere un equo compenso per le prestazioni giornalistiche, da individuarsi secondo criteri certi e condivisi. Per questo motivo, come del resto avevo annunciato anche nel corso delle dichiarazioni programmatiche alla Camera, sono convinto che la Commissione possa essere uno strumento strategico per questo obiettivo. Confido, pertanto, che la Commissione possa giungere entro tempi ragionevoli a questo risultato, perché la dignità del lavoro giornalistico e la qualità dell’informazione si difendono in concreto anche riconoscendo a tutti i giornalisti un giusto compenso per il proprio lavoro”.

Il sottosegretario Martella si è anche soffermato su rivoluzione digitale evidenziando che “questo mutamento tecnologico interroga da vicino la società e le istituzioni pubbliche. Negli ultimi anni all’informazione si è affiancato e sostituito il fenomeno delle notizie presenti in rete e delle fake news. La svalutazione del lavoro giornalistico professionale pone problemi sul pluralismo. In presenza di uno scenario così complesso la risposta non è quella della rinuncia e della resa, ma quella della capacità di essere ‘portatori di speranza’. Da questo punto di vista l’editoria di prossimità ei giornali diocesani possono essere presidio di pluralismo e libertà”.

*Articolo pubblicato da Polesine24

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