L’ex sottosegretario Martella scende in campo: “Solo il Pd ha proposte per l’editoria”. Il tema dell’informazione entra nella campagna elettorale, ma solo per scatenare uno scambio di battute tra gli esponenti delle coalizioni. Il caso è insorto dopo che la Fnsi ha accusato la politica di disinteressarsi del mondo dell’editoria. Il Pd ha voluto ribadire la propria vicinanza e lo ha fatto con l’ex sottosegretario all’editoria Andrea Martella che, a Radio Immagina, house organ radiofonico del Pd, ha difeso il suo partito.
Martella ha spiegato. “Il Pd è l’unico partito ad avere delle proposte programmatiche sull’ editoria. Del resto è il lavoro svolto negli ultimi anni e che ci dice che occorre, per il riordino complessivo dell’intera filiera, una nuova legge sull’ editoria capace di affrontare la transizione digitale”. Dunque ha aggiunto: “È un lavoro da proseguire perché il tema del pluralismo dell’informazione è fondamentale. Pluralismo vuol dire diritti, pluralismo vuol dire democrazia. Non credo sia normale che l’Italia si trovi al 58esimo posto nella classifica internazionale sulla libertà di stampa”.
Per l’ex sottosegretario all’Editoria: “Tra i primi interventi abbiamo il dovere di rendere il lavoro giornalistico meno precario restituendo ai giornalisti maggiori diritti. C’eravamo arrivati vicino con due proposte che avevo fatto da sottosegretario all’ editoria: quella sull’equo compenso e quella sul limite di utilizzo dei co.co.co. L’altro tema su cui il Parlamento dovrà legiferare – anche in questa legislatura purtroppo non sono arrivate risposte – è quello per contrastare le cosiddette ’querele-bavagliò e le richieste intimidatorie di risarcimento”.