Marcello Foa è il nuovo presidente della RAI, nominato con voto favorevole della commissione parlamentare di vigilanza. La sua candidatura non è stata gradita dagli esponenti del pd che non hanno partecipato alla votazione per protesta. L’inviato del Giornale ha ottenuto il voto di Lega , Movimento Cinque Stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia, hanno votato contro Liberi e Uguali. La vittoria del nuovo garante del pluralismo dell’informazione, come si è definito il nuovo presidente della RAI, è avvenuta grazie al patto di Arcore tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, anche se i parlamentari berlusconiani smentiscono l’accordo. “Sono a favore di un informazione libera – ha dichiarato Marcello Foa – trasparente e che sappia riconoscere i propri errori, un problema fondamentale per la maggior parte dei media:quando sbagliano, perché tutti sbagliamo, tendono a nascondere i propri errori anziché ammetterli apertamente, come fa invece la stampa anglosassone. Noi siamo consapevoli – ha sottolineato il neo presidente – che la RAI deve affrontare e vincere la sfida tecnologica e di contenuti e non solo con le emittenti private italiane ma anche con i grandi colossi internazionali come Netflix, Amazon, Appletv e la loro offerta. Bisogna saper diversificare i linguaggi, i canali di distribuzione, adottare nuove logiche di diffusione e di fruizione. Tematiche e sfide che conosco bene da anni, e su cui posso offrire un contributo qualitativo e strategico nell’ambito del cda. La Rai deve promuovere il pluralismo politico, culturale, religioso, autentico e nel rispetto di tutti. Solo la RAI come servizio pubblico e grazie ai proventi del canone, può garantire programmi e offerte che non rispondono a una mera logica: attenzione alla disabilità, alla tutela dei bambini, programmi senza pubblicità, può dire no agli spot del gioco d’azzardo, può promuovere una presenza capillare e un attenzione al territorio, anche nelle regioni più piccole e nelle aree meno sviluppate del paese”. Marcello Foa, classe 1964, è stato per molti anni corrispondente estero ed esperto di multimedialità e giornalismo digitale”. Il neo presidente della RAI ha ricoperto l’incarico di direttore del sito web de il Giornalè , di Sia Timedia Holding (Svizzera) e del Corriere del Ticino. Il giornalista è stato anche direttore della Fondazione dell’Osservatorio Europeo di giornalismo e dell’Observaitore arabe du Journalisme. Nel 1984 comincia a Lugano al quotidiano ticinese la sua carriera giornalistica , nel 1987 continua la sua professione al Giornale del Popolo. Nell’89 la sua prova scritta all’esame dei giornalisti sull’ establishment americano si aggiudica il premio giornalistico Lucini. Nello stesso anno è assunto al Giornale di Indro Montanelli come caposervizio e vice responsabile della redazione esteri. Nel 1993 viene nominato responsabile della redazione con la qualifica di caporedattore esteri. Nel corso della sua carriera al Giornale realizza una serie di reportage che raccontano i più grandi eventi negli anni 90 e si afferma come analista di geopolitica e strategia. Nel 2007 cura il blog indipendente “Il cuore del Mondò”, molto seguito dai lettori della rete che si classifica nelle top 10 di Macchianera Awards nella sezione politici e di opinione. Nel 2010 per le sue conoscenze approfondite sulla multimedialità e il giornalismo digitale viene nominato direttore del sito del giornale.it.
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