Pubblichiamo l’estratto sull’editoria della legge di conversione del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, sul quale il Governo ha posto e ottenuto la fiducia alla Camera.
L’articolo 29, al comma 3, prevede «la cessazione del sistema di contribuzione diretta per l’editoria di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250». «La cessazione opera alla data del 31 dicembre 2014, con riferimento alla gestione 2013». Dunque, niente più contributi a partire dal 2013. Sulla stessa materia interviene anche il comma 8-bis dell’articolo 30 che inserisce «Interventi di sostegno all’editoria e al pluralismo dell’informazione» nell’elenco del cosiddetto Fondo-Letta, ossia il “Fondo per gli interventi urgenti ed indifferibili”. Per il 2012 il fondo è pari a 1.143 milioni di euro dai quali bisogna escludere 100 milioni di euro destinati al finanziamento degli interventi urgenti per il riequilibrio socio economico. La ripartizione del fondo è affidata a decreti del Presidente del Consiglio dei ministri. Dunque ancora non è chiara quale sarà l’effettiva copertura del fabbisogno dell’editoria.
L’articolo 29 prevede anche che il Governo provveda, a partire dal 1o gennaio 2012, alla revisione del regolamento sull’erogazione dei contributi al’editoria (DPR n 223 del 2010) attraverso una selezione più rigorosa per accedere alle risorse. Gli eventuali risparmi alla spesa pubblica, così ottenuti, saranno destinati «alla ristrutturazione delle aziende già destinatarie della contribuzione diretta, all’innovazione tecnologica del settore, al contenimento dei costi delle materie prime e all’informatizzazione della rete distributiva».
Giuseppe Liucci
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