Manovra, Forza Italia scende in campo per tutelare e sostenere il pluralismo dell’informazione. E lo fa presentando (e annunciando) alcuni emendamenti finalizzati a rendere gli strumenti di tutela dei giornali, delle voci dei territori, delle agorà, più forti e stabili in un’epoca dominata da pochi giganti del web che lasciano, come ormai ci diciamo da anni, poco meno delle briciole agli editori. Il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli, ha annunciato l’impegno degli azzurri in vista della manovra. E ha spiegato le ragioni dell’iniziativa politica di Fi: “Avere una editoria in salute significa avere cura del pluralismo e dunque della nostra democrazia. Forza Italia, coerentemente con il lavoro svolto negli anni, ha presentato emendamenti alla legge di Bilancio allo scopo di sostenere il settore”. È proprio Barelli a spiegare gli obiettivi che Fi si pone con le sue iniziative: “La concorrenza sul mercato pubblicitario che comprende i sistemi digitali internazionali ha fortemente penalizzato le testate: vogliamo cambiare pagina. L’ editoria italiana ha infatti bisogno di sostegno per poter continuare a rappresentare un baluardo di democrazia e pluralismo. Per questo – ha affermato il presidente dei deputati azzurri – ci siamo impegnati anche a consolidare il fondo per il pluralismo con un intervento strutturale”.
Queste iniziative si uniscono a quelle già annunciate nei giorni scorsi proprio da Forza Italia contro la rimodulazione della web tax voluta dal ministro all’Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti. L’obiettivo di Fi è quello di far ripristinare una soglia minima, da 750mila euro, sotto cui la tassa non si applica. E ciò perché, come ha più volte spiegato il presidente dei senatori Maurizio Gasparri, vanno colpiti gli Over the Top, i giganti del web che macinano ricavi, drenano risorse e pagano altrove le tasse (quando e se le pagano) lasciando alle piccole e medie imprese poco, davvero troppo poco.
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