Ecco, in sintesi, i punti del Piano per riformare la PA contenuti nel decreto
legge:
Soppressione o riordino di enti pubblici. Verranno soppressi gli enti
pubblici non economici con meno di 50 addetti, ma anche tutti gli altri enti
pubblici non economici con dotazione organica superiore che non siano stati
riconfermati o riordinati con le modalità previste dalla legge finanziaria per
il 2008. Le funzioni degli enti saranno trasferite ai Ministeri vigilanti.
Dalle Università alle Fondazioni. Le Università potranno
trasformarsi in Fondazioni di diritto privato. In questo modo, riferisce il
Ministero per la PA e l’Innovazione, “graveranno di meno sul bilancio dello
Stato e potranno ricevere donazioni da parte dei privati al fine di migliorare
la qualità della didattica e della ricerca”. La norma sottolinea che non sarà
ammessa la distribuzione di utili in qualsiasi forma e che eventuali proventi
saranno destinati interamente al perseguimento degli scopi delle Fondazioni. La
trasformazione sarà operativa dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello
dell’adozione della delibera.
Class action contro la PA. La class action verrà estesa anche
alle Pubbliche amministrazioni: per questo l’entrata in vigore verrà rinviata a
dopo l’estate.
Meno collaborazioni e consulenze. Verranno introdotte disposizioni per
razionalizzare e limitare l’utilizzo delle collaborazioni esterne e delle
consulenze per le Pubbliche Amministrazioni.
Controlli severi sul lavoro. Verranno rafforzati i poteri
dell’Ispettorato del Dipartimento della Funzione Pubblica in materia di
controllo delle incompatibilità, del cumulo di impieghi e incarichi; a questo
scopo sarà attivata una collaborazione con la Guardia di Finanza e altri
servizi ispettivi.
Verranno introdotte misure che riguardano sia il trattamento economico sia il
controllo e la Certificazione, per ridurre il fenomeno dell’assenza breve per
malattia. In particolare, dopo il secondo episodio di malattia, l’assenza dovrà
essere giustificata esclusivamente mediante certificazione medica rilasciata da
struttura sanitaria pubblica.
“Piano casa”. Sulla base di accordi tra Stato, Regioni ed
Enti locali verranno semplificate e accelerate le procedure per cedere la
proprietà di tutti gli immobili degli ex IACP agli attuali inquilini. Il prezzo
di vendita sarà determinato sulla base del canone di locazione.
Meno oneri per cittadini e imprese. Ogni Pubblica
Amministrazione sarà tenuta a misurare e ridurre, almeno del 25% entro il 2012,
gli oneri amministrativi che gravano sui cittadini e sulle imprese.
Aumenta la durata per la carta d’identità. Il periodo di
validità della Carta d’identità in formato cartaceo e elettronico verrà
prolungato da 5 a 10 anni. I Comuni avranno l’obbligo di informare i titolari
della scadenza del loro documento.
Risparmio energetico ed ecologia. Per ridurre i costi per
l’approvvigionamento di combustibile da riscaldamento e di energia elettrica, le
Pubbliche Amministrazioni saranno obbligate a stipulare convenzioni con la
Consip o comunque ad acquistare tali prodotti a condizioni inferiori al prezzo
di mercato.
Inoltre verrà drasticamente ridotta la spesa per le pubblicazioni a diffusione
gratuita e per i dipendenti di organi e enti pubblici; infatti l’abbonamento
cartaceo alla Gazzetta ufficiale sarà sostituito con quello telematico.
Meno lavoro flessibile. Sarà limitato il ricorso a contratti
di lavoro flessibile nelle Pubbliche Amministrazioni, ridotti a
esigenze temporanee ed eccezionali, grazie alla modifica dell’art. 36 del
decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 . I dirigenti che violeranno tali norme
ne subiranno le sanzioni.
Maggior controllo su contrattazione integrativa. Verrà
introdotto un maggiore controllo sulla spesa per il personale legato a contratti
integrativi. Le Pubbliche amministrazioni dovranno rendicontare annualmente la
spesa per la contrattazione integrativa e trasmetterla alla Corte dei Conti. Le
relazioni saranno pubblicate sui siti del Ministero dell’Economia e della
Funzione Pubblica.