MANOVRA ECONOMICA 2009-2011: I DETTAGLI SU SANITÀ E LAVORO

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Sanità

Non ci saranno tagli ai fondi delle regioni per la sanità nel 2009: lo
afferma il ministro Maurizio Sacconi, che spiega “nel prossimo triennio le
regioni pagheranno per la sanità un contributo di  5 miliardi di euro.
Nonostante ciò nel 2010 il finanziamento per il servizio sanitario nazionale
aumenterà di 1,2 miliardi di euro, mentre per il 2011 e’ prevista una crescita
dei fondi pari a 3,4 miliardi di euro”. È inoltre previsto un ulteriore
finanziamento garantito da una nuova Intesa Stato-Regioni, che verrà siglata
entro il 31 luglio 2008 e che avrà lo scopo di aumentare la qualità delle
prestazioni, grazie a una gestione efficiente delle risorse.

Il ministro del Welfare, entrando nel dettaglio della manovra, ha spiegato che
saranno  semplificate l’emanazione di certificazioni sanitarie, “per
modificare procedure divenute ormai obsolete”, l’avvio di procedure
autorizzative sanitarie e altre certificazioni da individuare in Conferenza
unificata Stato, Regioni e Autonomie locali.

Infine, per ottimizzare e razionalizzare i costi di gestione, saranno
riorganizzati gli enti e gli istituti vigilati dal ministero del Lavoro, della
Salute e delle Politiche Sociali ovvero l’Aifa, Agenzia nazionale per i
servizi sanitari regionali, l’Ispesl l’Istituto superiore per la prevenzione e
la sicurezza del lavoro, gli Istituti zooprofilattici sperimentali, la Croce
Rossa Italiana e la Lega italiana per la lotta ai tumori.

Lavoro

Le imprese saranno incoraggiate ad assumere, attraverso la
de-regolazione della gestione dei rapporti di lavoro, e sarà promossa “la
regolarizzazione di tutti quei rapporti di lavoro o esperienze di lavoro, oggi
quasi sempre irregolari”. Questi i due punti chiave su cui si sviluppano le
misure per il lavoro della manovra triennale, approvata il 18 giugno dal
Consiglio dei Ministri. Nel dettaglio, questi i provvedimenti contenuti nel
disegno di legge, parte della manovra, per incentivare le imprese ad assumere,
attraverso la de-regolazione:

Apprendistato. Verranno semplificati i contratti di
apprendistato, attraverso una regolazione affidata agli accordi tra parti
sociali e ai loro enti bilaterali nel caso di formazione aziendale; inoltre sarà
semplificato l’apprendistato di alta formazione, aprendo questo strumento
anche ai dottorati di ricerca, in modo da incentivare il raccordo tra mondo del
lavoro e università.

Contratto a termine e orari. Sarà semplificato il contratto a
termine “in relazione alla causale e sarà possibile derogare i vincoli
vigenti sulla base di accordi tra parti sociali”, dichiara il Ministero del
Lavoro, Sanità e Politiche Sociali; inoltre verranno semplificate le norme
relative all’orario di lavoro e ne verrà data interpretazione più certa;
questo nel “rispetto dei limiti disposti dalle direttive europee e dalla
legislazione di recepimento, incoraggiando la contrattazione aziendale in
materia".

Abrogazioni. I libri matricola e i libri paga verranno
sostituti dal Libro unico del lavoro; verranno abrogate, inoltre, le dimissioni
volontarie su modulo del ministero del Lavoro e gli indici che stabiliscono la
congruità del rapporto tra qualità dei beni prodotti e dei servizi offerti e
quantità di ore lavoro necessarie. Viene abrogato, infine, il registro orario
di lavoro per i lavoratori mobili dell’autotrasporto.

Semplificazione assicurazione e dichiarazione di assunzione.
Verrà semplificata la denuncia assicurativa di soci, familiari e coadiuvanti;
inoltre verrà semplificato l’invio della dichiarazione di assunzione: il
cambiamento passerà attraverso varie novità tra cui l’invio telematico del
prospetto, l’invio del prospetto solo se i dati modificano la situazione
aziendale, l’eliminazione dell’obbligo di certificazione e l’inserimento di
norme più eque in caso di mancata comunicazione.

Risoluzione delle controversie. Sarà incentivato il ricorso a
soluzione alternative al tribunale per le controversie; in particolare saranno
applicati tre meccanismi: eliminazione delle ragioni del contenzioso sul
piano sostanziale; potenziamento degli strumenti alternativi di risoluzione
delle controversie di lavoro, ad esempio con la conciliazione; intervento sui
termini di decadenza e sulle modalità di impugnazione del licenziamento.
A queste disposizioni, si aggiunge l’abrogazione degli obblighi di
comunicazione connessi alla responsabilità solidale nella filiera degli
appalti, approvato nel decreto legge “proroga termini”.

Per quanto riguarda la regolarizzazione dei lavoro, questi sono i
provvedimenti contenuti nel ddl che compone la manovra:

Cumulo lavoro-pensione. Salta del tutto il limite alla piena
cumulabilità dei redditi da lavoro e da pensione.

Lavoratori occasionali e job on call. Verrà regolarizzato il
lavoro occasionale attraverso buoni prepagati, che il lavoratore potrà versare
anche ai fini contributivi. Verrà inoltre ripristinato il lavoro intermittente
per regolarizzare gli spezzoni lavorativi nei servizi come la ristorazione.

Lavoro non regolare. Verranno modificate le norme relative alle
sanzioni che contrastano il lavoro sommerso in modo da renderle più certe e
congrue. Per quanto riguarda, poi, l’abuso degli straordinari e del lavoro
notturno verrà prevista una maggiore specificità, gradualità e proporzionalità
nelle sanzioni.

Persone diversamente abili. Verranno ripristinate alcune norme
della Legge Biagi che permetteranno di poter adempiere all’obbligo di assunzione
di una specifica quota di lavoratori diversamente abili attraverso l’appalto a
cooperative sociali.
A questi provvedimenti, si aggiunge, infine, la semplificazione degli obblighi
che sono connessi al collocamento obbligatorio.

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