Editoria

Maggioranza Inpgi: “No alla liquidazione in Inps”

“No all’Inps”, la maggioranza in consiglio d’amministrazione Inpgi punta i piedi col governo. E chiede all’esecutivo di fare presto (e bene) per combattere la crisi del settore dell’informazione. In quello che è riconosciuto quale il peggior momento storico. I consiglieri del Cda hanno scritto una lunga nota diretta al presidente del consiglio Mario Draghi e al sottosegretario all’editoria Giuseppe Moles per proporre la loro idea del futuro dell’Inpgi. E per ribadire l’opposizione della maggioranza Inpgi all’idea che l’istituto nazionale di previdenza dei giornalisti finisca assorbito dall’Inps.

L’appello della maggioranza Inpgi “No all’Inps”

A sottoscrivere l’appello sono stati i consiglieri. Domenico Affinito, Ida Baldi, Massimo Marciano, Giuseppe Marzano, Claudio Scarinzi, Massimo Zennaro e il vicepresidente Giuseppe Gulletta. Che hanno sentenziato. “Tale percorso rischia di far pagare pesantemente ai lavoratori il prezzo di una crisi editoriale. E che ha impoverito una categoria provata negli ultimi due decenni da innumerevoli stati di crisi. E da una transizione digitale che ha decimato testate e posti di lavoro dipendente. Sono stati sostituiti da contratti atipici, co.co.co a tempo indeterminato e collaborazioni più o meno fittizie”.

“Ampliare platea contributiva”

E rilanciano. “La proposta di allargamento della platea contributiva. Già prevista dal decreto rilancio del 2019, presentata dall’Inpgi alla Commissione tecnica insediata da palazzo Chigi. E’ l’unica soluzione in grado di mantenere l’autonomia dell’istituto e garantirne la sostenibilità”. Per i consiglieri di maggioranza nel cda Inpgi. “Liquidare l’istituto significa riportare sulle spalle della fiscalità generale il peso del deficit Inpgi. Penalizzando ulteriormente il settore editoriale, perno della democrazia del Paese”.

Le richieste alla Fnsi

Alla Federazione nazionale della stampa i consiglieri di maggioranza del Cda Inpgi chiedono di continuare a sostenere con forza la battaglia. “Per far inserire in legge di bilancio interventi concreti di rilancio del settore e dell’occupazione. Misure di contrasto al lavoro precario e per la messa in sicurezza dell’istituto di previdenza dei giornalisti”.

Luca Esposito

Recent Posts

Agcom e regia unica, tavolo sul diritto di cronaca attorno al calcio

L’era della regia unica sta per volgere al termine: l’Agcom mette nel mirino la gestione…

2 giorni ago

La web tax: ossia non paghino i giornali lo strapotere degli Over the top

Maurizio Gasparri coglie la palla della sanzione Ue a Meta per ritornare sulla vicenda web…

3 giorni ago

Marketplace costerà 800 milioni a Zuckerberg, la stangata Ue

Stangata Ue a Meta: Mark Zuckerberg dovrà pagare 800 milioni, per la precisione sono 797,…

3 giorni ago

Stato di diritto e libertà dei media, il caso della Grecia ma anche dell’Italia

Una recente risoluzione del Parlamento europeo, che alleghiamo, si è espressa sullo Stato di diritto…

4 giorni ago

Convocata la Commissione vigilanza: il 20 novembre si vota il presidente Cda

Se ne parla tra sette giorni: mercoledì 20 novembre è convocata la commissione parlamentare di…

4 giorni ago

Manovra, Forza Italia: “Consolidare il fondo per il pluralismo”

Manovra, Forza Italia scende in campo per tutelare e sostenere il pluralismo dell’informazione. E lo…

5 giorni ago