“M-COMMERCE”: IL MOBILE PAYMENT METTE D’ACCORDO LE TELCO ITALIANE

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Un’unica piattaforma condivisa dai principali operatori di telefonia mobile come Tim, Vodafone, Wind, PosteMobile, 3 Italia e Fastweb, è ora disponibile per i clienti interessati ad effettuare micro-pagamenti attraverso il credito telefonico.
Un metodo semplice ed immediato che trasforma il cellulare e qualsiasi altro device (smartphone, tablet e pc) in uno strumento di pagamento, sfruttando il corrispondente numero della sim (e la complementare assegnazione di una password temporanea per i dispositivi che sfruttano la connessione internet) quale chiave di autenticazione per accedere al servizio. Un sistema, dicevamo, che permetterà non solo agli utenti ma anche ai produttori di contenuti e servizi digitali di diversificare la propria offerta attivando nuove modalità di accesso ai servizi a pagamento, mediante una piattaforma universale, standard e dunque svincolata da qualsiasi legame diretto dal fornitore ed operatore di appartenenza.
Tra le prime aziende italiane ad aver accolto con soddisfazione tale soluzione, resa di più facile accesso dalla semplicità delle interfacce sviluppate dai partner tecnologici Engineering e Reply, figurano già il Gruppo Caltagirone Editore, Class Editori, Guida Monaci, Espresso, Il Sole 24 Ore, La Stampa, Microsoft Italia, Mondadori, Monrif/Poligrafici Editoriale, Paperlit, RCS, Shenker e L’Unione Sarda. A rendere ancora più appetibile la transizione a tali metodi di pagamento, sono poi i dati di una ricerca di PwC Advisory che, fotografando una realtà che vede l’Italia ancora poco propensa agli acquisti mediante carta di credito (il 90% delle transazioni sarebbero ancora effettuate in contanti, con una media europea inferiore al 70%) mentre la comunicazione mobile la farebbe da padrona (sono 46.6 milioni gli italiani che posseggono una o più sim), lascia ben sperare in una crescita per un settore (quello delle telecomunicazioni) ancora in forte espansione.
“Questa importante iniziativa – commenta Filippo Rizzante, Executive Partner di Reply – segna una tappa fondamentale nel percorso di posizionamento di Reply quale attore leader in Italia e in Europa per soluzioni di mCommerce, un mercato dalle grandissime potenzialità. Nei prossimi tre anni, la previsione degli acquisti di beni e servizi digitali attraverso cellulare si attesta intorno ai 240 milioni di euro, circa il 40% in più rispetto a oggi.” (fonte Netconsulting).

Dunque, se gli operatori di telecomunicazioni italiani hanno scommesso su una realtà in evoluzione come il mobile commerce decidendo di stipulare un accordo per l’utilizzo di una piattaforma di pagamento unica, lo devono aver fatto per una serie di fattori, come il costante aggiornamento normativo della Sepa (Single Euro Payment Area), gli orientamenti della commissione europea e la presenza dell’Italia tra i primi posti quanto a preferenza per gli smartphone tra gli utenti per un 79% dedicato al loro impiego per acquisti di contenuti o servizi digitali.
Manuela Avino

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