Si è spento nella sua casa di Washington a 74 anni e dopo una lunga malattia il giornalista Vittorio Zucconi. Cronista, scrittore, storica firma di “Repubblica”, è stato corrispondente dagli Stati Uniti dal 1985, viveva tra Washington e Roma. Ha avuto per lungo tempo un piede in Italia grazie alla direzione giornalistica di Radio Capital, poi lasciata all’editorialista e vicedirettore di Repubblica, Massimo Giannini.
Zucconi era nato a Bastiglia, in provincia di Modena, nel 1944. Figlio di un giornalista e deputato della Democrazia Cristiana. Trasferitosi con la famiglia a Milano, si diploma al Liceo Parini e, dopo gli studi in lettere, inizia la carriera da giornalista al quotidiano La Notte, dove si occupava di cronaca nera. Successivamente farà da corrispondente all’estero per La Stampa, Corriere della Sera e Repubblica, di cui ha diretto anche l’edizione online.
“Viveva per raccontare. E attraverso il racconto, capiva e aiutava a capire, cioè muoveva il meccanismo dell’interpretazione e dell’analisi, che in lui sembrava nascere dai fatti, in un’informazione che era insieme grande cronaca, narrazione e commento”, ha scritto l’ex direttore di Repubblica, Ezio Mauro.