L’articolo a firma Marco Lillo apparso sul “Fatto quotidiano” lancia un’accusa di inaudita gravita: “Gli editori de l’Unità discutono di appalti nella sede del Pd”. Non è la prima volta che il giornale diretto da Marco Travaglio sbatte «l’Unità» in primo piano, gettando fango sul nostro giornale. L’articolo in questione si muove su questa direttrice. Ciò che viene adombrato è che attraverso il salvataggio de l’Unità i soci di riferimento di Unità srl abbiano ottenuto la possibilità di utilizzare la sede nazionale del Partito democratico, per incontrare “imprenditori di ogni colore e provenienza per parlare di affari”. La Pessina costruzioni ha già smentito: ora ci aspettiamo risposte ancora più nette, a livello dell’accusa lanciata. I lavoratori de l’Unità, giornalisti e poligrafici, hanno lottato, si sono sacrificati, per riportare in edicola il giornale fondato da Antonio Gramsci. Molti di loro sono ancora in cassa integrazione. In questi mesi difficili abbiamo dato e chiesto sempre, a tutti i soggetti impegnati, totale trasparenza. E ci siamo battuti alla luce del sole contro chiunque, per ragioni diverse, mirava a screditare l’operazione e impedirne il buon esito finale. Per questo siamo intenzionati ad agire in ogni sede opportuna per difendere l’onorabilità de l’Unità e chiediamo all’azienda, agli azionisti e al partito di riferimento di fare altrettanto. Lo dobbiamo ai lavoratori e anche ai nostri lettori. Il Cdr de l’Unità
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